FORMIA – In data 9 giugno un comunicato stampa dell’Italgas ufficializza la firma del contratto tra Italgas e Veolia ovvero l’acquisizione da parte di Italgas delle quote private (49%) di Acqualatina. La consigliera comunale di Formia, Paola Villa, parte da questa notizia per rilanciarne un’altra: l’invio di una mozione a sua firma avente a oggetto Il Servizio Idrico integrato e la cessione delle quote di parte privata.
L’invio è avvenuto ieri, lunedì 19 giugno all’indirizzo del sindaco di Formia Gianluca Taddeo e del presidente del consiglio comunale, Pasquale Cardillo Cupo, con l’intento di evidenziare – come spiega la stessa consigliera Villa – nella stessa “non solo la nullità dell’atto sottoscritto tra i privati in base a norma di legge, come da parere pro-veritate rilasciato nel 2017 dal professore Lucarelli, ma anche la contrapposizione alla Convenzione che con il cambio della proprietà, di fatto, cambia la natura stessa della Convenzione”.
“Nel 2017, già Acea aveva provato a fare una operazione del genere, e con una delibera dei Sindaci e dei Presidenti dell’Egato 4 veniva espresso da parte pubblica il non gradimento della vendita a privati del 49% delle quote di Acqualatina se non attraverso partecipazione a gara pubblica.Tale vendita a privato, quindi, è in evidente violazione e in contrasto con norme di legge” – spiega ancora la Villa, arrivando a formulare, col testo della mozione, una richiesta: “che Sindaco e Giunta mettano in atto tutte le azioni necessarie a verificare se il gestore di Acqualatina abbia comunicato l’accordo tra Italgas e Idrolatina alla Conferenza dei Sindaci e Presidenti dell’Egato4″.
Ma non è l’unica cosa che la Consigliera comunale di Opposizione chiede. Nel medesimo testo, chiede anche “di dichiarare la nullità e l’inefficacia dell’atto sottoscritto sulla cessione delle quote, ma soprattutto, chiede al sindaco di Formia di farsi promotore, quale socio pubblico di Acqualatina e componente dell’Assemblea dei sindaci e dell’ufficio di presidenza, di esercitare il diritto di prelazione previsto dallo Statuto: in pratica, acquisendo le quote dei privati, la parte pubblica trasformerebbe la società mista in società a capitale interamente pubblico dando attuazione al referendum del 2011″.
La mozione è stata inviata anche ad altri consiglieri comunali di altri comuni dell’Ato4, in modo che possa essere condivisa da più Consigli comunali e che l’azione dell’Assemblea dei sindaci diventi corale. “Anzi – aggiunge ancora la Villa – si chiede ai diversi Presidenti dei consigli comunali dell’Ato di convocare un consiglio comunale ad hoc sulla mozione affinché i sindaci portino alla prossima assemblea un parere condiviso e dove la discussione abbia coinvolto tutte le parti politiche”.
“Si spera in un riscontro positivo della mozione ad iniziare dal comune di Formia, con il presidente Cardillo Cupo, perché in caso contrario, la giunta Taddeo-Cardillo Cupo, dopo aver approvato nel 2022 l’aumento tariffario di oltre il 13% e destinato fondi del Pnrr a un gestore che di fatto continua a disperdere il 70% delle risorse idriche senza intervenire in un risanamento della rete idrica, continuerebbe in una prassi politica amministrativa che in buona ed evidente sostanza, tutela l’interesse privatistico a discapito di quello pubblico” – conclude.