FORMIA – L’attesa è durata quasi un’ora e, alla fine, ad esternare la loro delusione sono stati gli stessi dipendenti del pastificio Paone di Formia. Non ha conosciuto l’esito sperato l’arrivo a Formia dell’ufficiale giudiziario inviato dal Tribunale di Cassino per conto della sezione civile della Corte d’Appello di Roma: avrebbe dovuto notificare all’ultimo patron dello stabilimento alimentare formiano, l’amministratore italo-argentino Alejandro Octavio Quentin , l’ordinanza dei giudici d’appello che hanno intimato lo sfratto alla “Domenico Paone srl” lo sfratto per cessata locazione.
L’amministratore giudiziario avrebbe dovuto permettere di entrarvi alla società proprietaria della struttura industriale, la “Corexitaly” di Battipaglia (rappresentata da Carmine Aliberti e dall’avvocato Daniele Lancia), ma la lunga attesa ha creato tra le maestranze disappunto e qualche perplessità perché la società salernitana avrebbe voluto verificare le condizioni dello stabilimento a dieci mesi dalla sua chiusura.
Il mancato arrivo del rappresentante legale della “Domenico Paone srl” naturalmente è stato verbalizzato dall’ufficiale giudiziario indicato dal Tribunale di Cassino che potrebbe chiedere l’intervento delle forze di polizia il 12 settembre quando è stato calendarizzato il prossimo accesso. Un fatto è certo: la mancata riapertura del pastificio formiano potrebbe condizionare le trattative in corso per la cessione delle due linee di produzione alla società di Battipaglia.
La camera di Commercio di Roma aveva nominato un prestigioso advisor, il professore universitario Alberto Dello Strologo. Il prof di economia aziendale nelle scorse settimane aveva partecipato, presso il pastifico Paone di Penitro, ad un incontro al termine del quale le distanze tra le parti in cause – la “Domenico Paone srl” e la Corexitaly di Battipaglia- sembravano essersi decisamente ridimensionate, se non annullate.
Il professor Dello Strologo sta svolgendo il ruolo di arbitro nell’ambito di una composizione negoziata che – secondo quanto è trapelato – è giunto ad una fase quasi decisiva. In effetti il confronto avviato dal professor Dello Strologo aveva permesso già alle parti in causa di ridurre la consistenza dell’offerta della “Domenico Paone srl” a cedere le due linee di produzioni esistenti per quanto riguarda la produzione della pasta, il valore dei loghi industriali e degli organici in ruolo. Contemporanemente il punto d’incontro c’è stato quasi nel momento in cui la stessa delegazione della “Corexitaly”, proprietaria dell’immobile che ospita il sito produttivo di Penitro, ha definito “trattabile” la proposta di vendita avanzata dal dottor Quentin e dal suo legale di fiducia, l’avvocato Gratteri.
Insomma il buon senso stava prevalendo ma – come detto – il viaggio a vuoto dell’ufficiale giudiziario potrebbe complicare non poco le cose…