LATINA – Nell’indomabile capoluogo pontino è passato più di un mese dalle elezioni amministrative e più di una settimana dal primo Consiglio comunale, eppure… Eppure delle commissioni consiliare neanche l’ombra. Sebbene sia organi consiliari necessari per il completo avvio della nuova amministrazione.
Qual è il problema della amministrazione trainata da Matilde Celentano? Il nodo da sciogliere è questione di numeri: Forza Italia, infatti, dopo aver dovuto rinunciare ad un assessorato, ora vorrebbe “riparare” chiedendo di avere una Presidenza in più, anche se i conti per le Commissioni erano già stati fatti… Il centrodestra, ora, quindi, è a caccia di una possibile soluzione: o gli alleati “cedono” una Presidenza (improbabile) o si dovrà creare ad hoc una Commissione (la decima Commissione, quella sulla Trasparenza, spetta alla minoranza). Il tutto, però, richiede tempo, e l’ombra della pausa estiva fa temere che si arriverà a settembre per definire le Commissioni…
Ed è proprio su questa lentezza, dovuta a ragioni di politica interna alla coalizione che, nella scorsa tornata elettorale, ha tolto Latina dalle mani di Damiano Coletta, che Lbc, la creatura dello stesso ex Primo cittadino concentra la sua polemica, senza esclusione di colpi.
“Tutto cambia – sottolineano infatti da Lbc – perché nulla cambi. E così ritroviamo la destra al governo della città esattamente come l’avevamo lasciata, apparentemente compatta ma in realtà litigiosa e attenta solo alla spartizione di poltrone e presidenze. Se un anno fa era riuscita per lunghi mesi a bloccare completamente il lavoro delle commissioni, comunicando dopo ben sei mesi i nomi dei componenti e paralizzando di fatto ogni azione amministrativa, oggi, ancora sulle commissioni, rivela tutte le crepe di una maggioranza evidentemente unita solo per interesse…”
Il riferimento, neanche troppo velato, è all’elezioni del 2021, quando, a causa dell’anatra zoppa, Coletta fu costretto a venire a patti con la minoranza per poter governare. Patto che, in realtà, non durò, portando nuovamente Latina alle elezioni (3 volte in 3 anni). E ancora da Lbc fanno sapere: “Non è bastata evidentemente un’ulteriore commissione consiliare, con i conseguenti costi per 11 commissari che gravano sulla città, per accontentare le mire di tutti. I posti non bastano mai e ora lo stallo è sulle trattative per le presidenze…”
Poi Latina bene comune critica quello che è l’approccio amministrativo del centrodestra che “si rivela sempre lo stesso, finalizzato solo alla distribuzione di cariche e al bene dei singoli che prevale sul bene comune”.
E ancora: “Cambiano dunque le condizioni e gli scenari, ma gli attori restano gli stessi e identiche sono le modalità di concezione della politica e dell’amministrazione. La sindaca ha lamentato la gravità della situazione in cui versa la città e a questo proposito le chiediamo cosa ci si poteva aspettare dopo nove mesi di commissariamento. Eppure, la sua maggioranza si prende il tempo e la libertà di litigare per le poltrone, rischiando di paralizzare ancora l’attività. Intanto, la città è sommersa da erbacce e rifiuti e i progetti del Pnrr rischiano una battuta d’arresto”.
“La verità – concludono i consiglieri del movimento politico – è che sono state fatte promesse elettorali che ora non si è in grado di mantenere e la città è ferma in un momento delicato, in attesa che si concluda il gioco delle poltrone. Governare è un’altra cosa e richiede responsabilità e cura del bene comune”.