SABAUDIA – Il tratto delle dune attiguo al poligono di “Pantani d’Inferno” a Sabaudia per quasi l’intero mese di settembre dovrà chiudere i battenti e dunque asciugamani e abbronzanti dovranno lasciare il posto ad armi e bombe a mano. Il Parco nazionale del Circeo non ci sta e, rompendo gli indugi, ha chiesto di posticipare almeno le date di settembre “prenotate” in cui svolgere, quasi ogni giorno, dalle 8 alle 16, l’esercitazione di tiro con armi individuali e di reparto.
Il presidente Parco Giuseppe Marzano in una conferenza stampa tenutasi venerdì mattina, evidenziando come l’ente da sei mesi attenda dal governo la nomina del direttore tecnico, ha definito inopportuna la decisione di svolgere questo tipo di esercitazione per l’intero mese di settembre – quando la stagione balneare termina il 30- su un’area di notevole pregio ambientale tutelata da severe normative nazionali e comunitarie.
Il presidente Marzano ha rivelato, poi, di aver inviato una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella, ai ministri dell’ambiente e della Difesa, ai vertici dello Stato maggiore dell’esercito, alla Regione e al comune di Sabaudia chiedendo di bloccare questo tipo di esercitazione per “la tutela della pubblica incolumità”.