LATINA – Non si è fatta attendere la replica della Confapi Aniem Lazio, della Confapi Latina e dell’associazione “Impresa” dopo che i sindacati di categoria del settore edile di Cgil, Cisl e Uil avevano auspicato tempi brevi per la riattivazione del protocollo d’intesa sulla legalità nel comparto. A sospenderlo nei giorni scorsi era stato il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli dopo una diffida inviata da Confapi Aniem Lazio, dalla Confapi Latina e dall’associazione “Impresa” all’Anac e all’Agcom lamentando il fatto di non essere stato invitate nella redazione prima e approvazione poi dell’intesa sottoscritta lo scorso 16 marzo in provincia.
“Il nostro fine è quello evitare il realizzarsi di una presunta egemonia di un sistema contrattuale rispetto ad altri, che potrebbe produrre ripercussioni negative e di difficile gestione in un mercato in cui esistono altre Contratti di riferimento – hanno dichiarato Massimo Tabacchiera Presidente di Confapi Lazio e Giampaolo Olivetti Presidente di Impresa – Ciò che abbiamo contestato è il contenuto di un’intesa che mira ad imporre a tutte le imprese aggiudicatarie di appalti banditi dalla Provincia di Latina l’applicazione del Contratto Ance /Sindacati ed il ricorso a tutti gli strumenti in esso previsti (articolo 5 del Protocollo)”.
“Si è trattato di atteggiamento che si è evidentemente palesato anche nel corso della riunione del 23 maggio nel corso della quale non è emerso alcun atteggiamento inclusivo, ma solo la possibilità di accettare un’ unica opzione sul tavolo, vale a dire, l’accettazione di strumenti non rientranti negli altri contratti di lavoro vigenti nel settore sottoscritti con le stesse Organizzazioni Sindacali di settore. Il sistema delle Pmi rappresentato dalle nostre organizzazioni – hanno aggiunto Tabaccheria ed Olivetti – si avvale di un proprio sistema contrattuale e bilaterale (Edilcassa Lazio e PFL Prevenzione Formazione Lazio), pienamente legittimato e operativo nel territorio di Latina, con propri strumenti finalizzati a garantire costante formazione professionale, servizi e prestazioni ai lavoratori, misure atte a tutelare la sicurezza ed a valorizzare il lavoro regolare ed a fronteggiare fenomeni di elusione e sommersione del lavoro nei cantieri”.
“Condizionare e limitare – hanno fatto osservare i due dirigenti associativi – l’accesso ad un appalto all’applicazione di un solo Contratto significa alterare la concorrenza, imponendo vincoli distorsivi e lesivi di qualunque principio di trasparenza e corretta competitività tra gli operatori economici”.
Confapi Aniem Lazio, Confapi Latina e l’associazione “Impresa” si dichiarano, infine, “disponibili alla stesura di un nuovo Protocollo che sia rispettoso di tutti i sistemi contrattuali sottoscritti dalle Organizzazioni comparativamente più rappresentative, nel rispetto delle autonomie contrattuali e della piena libertà di associazionismo sancita anche dalla nostra Costituzione“.
In caso contrario, qualora dovesse persistere questo tentativo di “centralizzare” un Contratto rispetto ad altri, “valuteranno – hanno concluso Tabaccheria ed Olivetti – ogni ulteriori iniziativa a legittima difesa del libero mercato e dei diritti dei propri associati.”