TERRACINA – Ieri, 3 luglio, con una determina il Comune ha revocato – dopo un anno- l’aggiudicazione del servizio di gestione del canile comunale. Una scelta sulla quale interviene Legambiente Terracina Animalhelp che si è da sempre detta molto critica sullo stesso bando di gara che aveva portato, appunto, alla gestione del canile, nonchè sulla stessa modalità di gestione esternalizzata.
Una posizione per la quale l’associazione ha sempre sostenuto che la soluzione applicata non era “assolutamente in grado di tutelare la qualità di vita, la salute e il benessere dei cani ospitati”, e ribadita anche con l’invio di una Pec all’Amministrazione comunale e alla Asl, nel tentativo di sollecitare, ancora una volta, la firma del protocollo d’intesa per l’ingresso in canile come associazione.
Adesso – revocata in autotutela la determina di aggiudicazione – l’idea del gruppo terracinese di Legambiente è quello di veder revocare l’intero bando – poichè portatote di “condizioni irricevibili” che hanno generato “moltissimi problemi in questi mesi ai cani ospiti del rifugio, problemi segnalati anche alle forze dell’ordine, anche relativi alle cure veterinarie e al Pronto Soccorso Veterinario” – ed è quella che, tra le altre cose, porteranno all’attenzione dell’ neo- assessore Sara Norcia, con la quale avrebbe ottenuto già un incontro in programma per oggi.
Legambiente Terracina Animalhelp che ha lottato strenuamente insieme alle altre associazioni animaliste di Terracina per evitare la chiusura
L’evento è stato l’occasione di fare il punto sulle diverse vicende dei canili comunali e privati della Provincia di Latina e della Regione Lazio e di come questo importante servizio pubblico sia diventato nel tempo sempre più vergognosamente residuale nei bilanci dei Comuni, i quali non stanziano risorse e operano al di fuori delle regole sancite dalle Leggi nazionali e regionali, non favorendo l’ingresso delle associazioni più titolate all’interno dei canili.
“E ormai più di un anno che Legambiente Terracina AnimalHelp ha iniziato la battaglia, prima con la richiesta di revoca del Bando emesso, Bando assolutamente irricevibile sotto diversi aspetti, tutti analizzati, e poi con l’organizzazione di un ormai storico sit-in il 16 ottobre scorso davanti al canile con la partecipazione di centinaia di cittadini, con una petizione on line No alla Chiusura del Canile Comunale di Terracina che ha raggiunto le 26.000 firme, e anche raccogliendo 1253 firme cartacee in tre mesi (tutte certificate, consegnate e protocollate dalla Amministrazione) con l’aiuto delle altre associazioni animaliste, organizzando un presidio spontaneo (non autorizzato) davanti al canile di via dell’industria ogni domenica da ottobre a dicembre per raccolta firme e informazioni sulle adozioni, e parallelamente avviando una innovativa campagna adozioni per i cani adulti Tirate Fuori le Zampe e invitando l’Amministrazione a sottoscrivere il Protocollo di Intesa per poter operare, come prescrive la Legge Regionale, come associazione all’interno del canile, favorendo benessere e adozioni (soprattutto dei cani adulti)” – spiega l’Associazione terracinese.
Ed aggiunge: “Contemporaneamente abbiamo avviato una vertenza legale con i nostri avvocati, con diffide alla Amministrazione per evitare lo spostamento dei cani, presentando istanze di accesso agli atti, avviando segnalazioni ed esposti alle forze dell’ordine su alcuni elementi a nostro parere opachi nella gestione, collaborando con la ASL, sempre sollecitando a più riprese e con diverse PEC la firma della convenzione/protocollo di intesa con il Comune per poter accedere come volontari al canile proprio per incrementare il benessere e la salute dei cani e per finire con l’organizzazione di un Mercatino Natalizio che ha favorito, grazie alla generosità delle associazioni animaliste terracinesi e alla disponibilità dei molti amanti degli animali della nostra città, la costituzione di un fondo vincolato che sta permettendo di dare a tutti gli adottanti dei cani della nostra campagna un apprezzato Bonus Adozione di 100 euro ciascuno”.
“Sul fronte della ASL di Latina invece abbiamo registrato in questi mesi una ottima collaborazione e sono state 40 le sterilizzazioni di gatti effettuate, con Legambiente che si è fatta carico delle catture degli esemplari liberi, garantendo gli stalli e provvedendo alle liberazioni. Sono state circa una decina le nuove colonie feline registrate e circa 15 gli interventi di pronto soccorso attivati e seguiti da Legambiente per le colonie feline e non vorremmo mai interrompere questo ciclo virtuoso instaurato con la ASL che ha portato anche ad un aumento dei giorni di sterilizzazione a cura della ASL presso il Canile Sanitario di Terracina” – raccontano ancora.
E conclude: “La determina del 3 luglio che ci informa della revoca in autotutela della determina di aggiudicazione di fatto ci da’ ragione, visto che da tempo segnaliamo la difficoltà di rispettare il bando, e le molte criticità e inefficienze nella esecuzione del servizio appaltato. Mentre segnaliamo che sul fronte della ASL di Latina abbiamo potuto effettuare molteplici sterilizzazioni di gatti di colonie riconosciute, regolarizzare decine di colonie feline e troviamo sempre disponibilità e ascolto, pur nella carenza di mezzi, personale e strutture a disposizione. E’ sempre una sconfitta per tutta la città quando una associazione importante come Legambiente, dotata di titoli e competenze oltre che di passione, invece di essere accolta come una risorsa importante per la città, deve coinvolgere il proprio centro di azione giuridica e i propri legali per vedere rispettate le proprie prerogative e le leggi regionali, ma questo purtroppo è accaduto anni fa anche per la vertenza legale per la riapertura del Parco del Montuno, un parco cittadino al centro della città, chiuso da 10 anni e riaperto nel 2018 solo dopo una vertenza legale di Legambiente durata 2 anni”.