ITRI – Via le pistole dalle fondine dei vigili urbani del comune di Itri. Il corpo della Polizia locale del comune deve tornare ad essere disarmato perchè “l’adozione di un approccio non violento è un passo fondamentale per costruire un ambiente sicuro per i nostri cittadini”. Sta facendo molto discutere il contenuto di una lettera che il sindaco di Itri Giovanni Agresti, alla guida di un’amministrazione di centro destra con una forte presenza di Fratelli d’Italia e in parte della Lega, ha inviato al comandante della Polizia Locale, l’avvocato Alberto D’Alessandro, per chiedere di fatto un nuovo regolamento che disarmi il corpo.
Il sindaco Agresti quello che suggerisce di fare lo considera “un cambiamento all’interno del corpo” ma quando martedì mattina, poco dopo le 11, è stata notificata la lettera all’avvocato-dirigente D’Alessando lo stesso Comando di Polizia Locale è stato investito da minacciosi venti che potrebbero, alla distanza, andare a picconare un settore della macchina amministrativa che l’ex sindaco Antonio Fargiorgio aveva contribuito a irrobustire, potenziare e qualificare grazie alla guida del precedente Comandante (ora ricercatissimo da numerosi enti locali di diverse regioni italiane) Pasquale Pugliese.
Per il sindaco Agresti, tuttavia, questa iniziativa comunicata all’avvocato D’Alessandro intende promuovere un clima di collaborazione e di dialogo tra gli agenti e i membri della comunità (?), incoraggiando quella che definisce “una comunicazione aperta e costruttiva. La priorità è quella di garantire .- ha aggiunto il sindaco Agresti – la sicurezza ed il benessere di tutti i cittadino e disarmare il corpo di polizia può contribuire a ridurre i…. conflitti e a promuovere l’adozione di soluzioni pacifiche nei confronti delle situazioni problematiche”.
Insomma se le fondine dei (pochi purtroppo) vigili urbani del comune di Itri saranno vuote regnerebbero all’ombra del castello medioevale la pace ed il benessere. Ora il nuovo (francescano) regolamento di Polizia Locale dovrà essere vagliato dal consiglio comunale e sarà interessante verificare il comportamento politico dei consiglieri di Fratelli d’Italia (in aula siede ancora la potente assessora regionale all’ambiente Elena Palazzo) e della Lega presenti nella maggioranza Agresti.
Intanto nella richiesta al dirigente D’Alessandro il sindaco Agresti usa molto tatto perché nella consapevolezza che l’istanza potrebbe incontrare non poche resistenze: “La incarico ed esorto – conclude il sindaco di Itri – a predisporre tutti i necessari atti e protocolli per assicurare un’efficace e sicura procedura di disarmo – si tratta di un termine molto caro a sparuti rappresentanti della sinistra estrema e ortodossa presenti nelle varie articolazioni dell’amministrazione comunale – Sarà fondamentale garantire l’adozione di misure di sicurezza alternative per tutelare la vita e l’incolumità di tutti gli agenti” .
Ma forse ad Itri sono arrivati gli Ufo e nessuno ancora lo sa…tranne qualcuno?