FROSINONE – Il Gip del Tribunale di Frosinone, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Adolfo Coletta, ha convalidato il fermo di polizia giudiziaria nei confronti del 20enne calabrese accusato del tentato omicidio di Vincenzo Comune, il 35enne originario della provincia di Caserta, ma trasferitosi da qualche anno nel capoluogo.
Il 20enne, portato lunedì pomeriggio in Questura dagli investigatori del vice questore Flavio Genovesi, aveva confessato l’accoltellamento avvenuto nella notte precedente lungo via del Casone, la strada che costeggia la villa Comunale di Frosinone. Il 20enne aveva ammesso come il ferimento di Comune sia stato provocato da una donna contesa da entrambi.
Gli inquirenti avevano concentrato i sospetti su di lui dopo avere esaminato le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area. Non avevano inquadrato la lite ma avevano fornito arrivi e partenze di alcune auto e questo ha fornito un elemento di partenza; altri e decisivi erano stati acquisiti dal telefonino del ferito: c’erano i messaggi scambiati poco prima dell’aggressione con il ventenne.
Al termine delle dichiarazioni come ‘persona informata dei fatti’, il giovane era stato dichiarato in stato di fermo per tentato omicidio. Vincenzo Comune è ancora ricoverato in condizioni disperate in Rianimazione nell’ospedale Spaziani di Frosinone: le coltellate lo hanno raggiunto in profondità all’addome ed al collo.