FORMIA – Quando la letteratura, quella di qualità, decide di attingere dallo sport quegli elementi culturali che rendono entrambi vincenti. Era particolarmente contento lunedì mattina il presidente del Coni Giovanni Malagò quando è giunto con qualche minuto di ritardo , “ma pensavo di fare peggio per il traffico che temevo di incontrare per attraversare la città”, presso il centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli” di Formia.
Ad attenderlo non solo i cronisti invitati ma anche due speciali padroni di casa, il direttore del Cpo, il due volte campione olimpico di canotaggio Davide Tizzano, ed un emozionato e silenzioso sindaco Gialuca Taddeo. Nonostante un volo che lo attendeva a Fiumicino per partecipare a Milano ad una riunione del consiglio d’amministrazione del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, il massimo dirigente sportivo, abbronzato quanto basta grazie al suo buen ritiro di Sabaudia, ha deciso di effettuare un grande sforzo, quello di non guardare l’orologio, nonostante i suoi più stretti collaboratori ogni tanto lo invitassero a fare il contrario: “Presidè, dobbiamo andare”.
E Malago, come un bambino felice al luna park, ogni tanto rispondeva in romanesco “Aho, ma che volete da me!. Questo è un angolo di paradiso, qua si sta troppo bene!”.
E così il tempo di salutare e di farsi fotografare con gli atleti e i tecnici della nazionale azzurra di sciabola in partenza per i mondiali di Milano al via nel fine settimana, il presidente Malagò ha impiegato davvero poco per ottemperare all’obbligo per il quale era giunto a “casa mia”: l’inaugurazione insieme al fedelissimo direttore del Cpo Davide Tizzano, all’interno della biblioteca del centro della sezione dedicata alle opere del premio letterario sportivo “Invictus” organizzato dalla casa editrice Lab DFG.
Alla presenza, tra gli altri, del suo editore, l’ex sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi lo scoprimento di una targa da parte del presidente Malagò ha sugellato il legame, ormai esistente, tra il Premio Invictus, di cui Tizzano è il presidente della giuria insieme al gotha di diversi giornalisti e scrittori sportivi italiani, e la struttura che nel 2025 compierà i suoi primi 70 grazie alla geniale idea promossa dall’allora segretario generale del Coni e futuro sindaco di Formia Bruno Zauli.
Il presidente del Coni era davvero contento che nella biblioteca del centro (“qui i nostri atleti studiano e leggono anche” ha tenuto a precisare un altrettanto abbronzato Davide Tizzano) ci siano ora anche i testi del premio Invictus in un mare completo di manuali, saggi, riviste, regolamenti, articoli di stampa memorabili, che parlano di sport a tutto tondo, dalla medicina sportiva agli allenamenti, le tecniche, i profili di grandi campioni. Naturalmente per i nuovi volumi lo spazio sarà trovato subito dopo la conclusione della quarta edizione del premio letterario Sportivo Invictus che, nonostante la giovanissima età, ha già conseguito un’apprezzabile maturità.
I vincitori dell’edizione 2023 si conosceranno il prossimo 7 settembre quando è prevista, alle ore 18 nella corte del Palazzo Caetani di Cisterna, la cerimonia di premiazione tra i cinque finalisti. Della cinquina finalista fanno parte “Un gioco da ragazzi” di Bruno Conti con Giammarco Menga (Rizzoli), “Pantani per sempre”, di Davide De Zan (Libreria Pienogiorno),”Una squadra”, di Domenico Procacci (Fandango Libri),”Entra in gioco con la testa!, di Nicoletta Romanazzi (Longanesi) e “Vittorio Pozzo – Il padre del calcio italiano, di Dario Ronzulli (Minerva). Le cinque menzioni speciali, invece, se le contenderanno “Il grande Guerra”, di Claudio Gregori e Marco Pastonesi, Mulatero Editore; “Volevo fare la corridora”, di Gianluca Alzati, Ediciclo Editore; “Nel nome di Denis”, di Francesco Ceniti”, Cairo Editore; “Granata rosso e verde”, di Paolo Quaregna, Lit Edizioni;” Baci olimpionici”, di Valerio Piccioni, Zolfo Editore; ” Punto e a capo”, di Antonio Fantin, Edizioni Piemme; “L’invincibile estate”, di Claudio Donatelli con Annalisa Nicastro, Rubbettino Editore;”La nostra America”, di Antonio Dipollina, Hoepli Editore;”Il tunnel perfetto”, di Dario Costa con Biagio D’Angelo, edizioni Minerva, “Un lavoro da mediano”. “Ansia, sudore e Serie A, di Alessandro Gazzi
Naturalmente il secondo momento della visita formiana di Malagò – questo vietato a taccuini e telecamere – è stato un incontro a tre, “breve ma molto proficuo”, tra il presidente del Coni, il direttore Tizza no ed il sindaco Taddeo. E’ stato al centro dell’intensa conferenza stampa finale con il presidente Malagò che, facendo seguito ad un’interlocuzione avviata a Roma, ha chiesto al comune di avere cocesse le volumetrie in base allo storico accordo sottoscritto qualche anno con l’allora sindaco Sandro Bartolomeo che prevedeva la cessione dell’attiguo stadio di calcio “Nicola Perrone” al Coni e l’impegno di quest’ultimo di completare quello nuovo in località Fontana a Maranola.
Il Coni subito dopo l’estate presenterà al comune di Formia una serie di progetti che, andando a riqualificare ulteriormente il centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli”, gli consentirà di essere “fruibile dalla città”. Il sindaco Taddeo ha annunciato che il comune farà la sua parte – ha confermato il presidente Malagò nell’intervista video allegata – per concretizzare quanto ha in mente il Coni alla vigilia delle Olimpiadi di Parigi 2024. Ne è conoscenza il neo Ministro dello Sport Abodi relativamente a quelli che il numero uno del Foro Italico ha definito “uffici e servizi”.
Ma sono decisamente più importanti: la realizzazione di un palazzetto dello sport nell’ala del Cpo che ospita le strutture, un po’ obsolete, utilizzate dalla scherma e dalla boxe, la costruzione di una piscina nella zona sottostante la tribuna coperta del mitico stadio San Pietro e l’abbattimento di un altro pezzo del calcio cittadino, la curva Coni, per realizzarvi una foresteria. I progetti ci sono, il comune attraverso il sindaco Taddeo ha annunciato di fare la sua parte in termini di rilascio delle dovute concessioni, bisogna soltanto decidere cosa e in base alle risorse economiche disponibili realizzare.
In effetti la visita del presidente del Coni ha chiesto al comune di onorare gli impegni circa un definitivo rilancio del centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli”. Il che è avvenuto abbondantemente sotto la direzione di Davide Tizzano (“è stato bravo a togliere quella ruggine che si era creata – ha aggiunto Malagò – e a conciliare la tradizione con il futuro, con l’innovazione tecnologica ed architettonica”) ma qualcosa ancora va rivisto e migliorato relativamente al rapporto tra una delle università dello sport mondiale e la città e, in particolar modo, con il suo litigioso associazionismo sportivo.
Il presidente Malagò nel corso della conferenza stampa conclusiva si è impegnato a riportare a Formia (“che sta svolgendo un ruolo fondamentale per la preparazione di moltissimi nostri atleti attesi alle Olimpiadi invernale del 2026 a Milano e a Cortuna”) l’atletica leggera azzurra in vista dei Giochi di Parigi del prossimo anno quando lo stadio olimpico, a distanza di 50 anni dai primi successi di un certo Pietro Mennea, ospiterà i campionati europei.
“Io non drammatizzerei più di tanto – si è giustificato subito Malagò quando Tizzano, interrompendo, gli comunica che martedì arriverà l’oro di Tokyo del salto in alto Gimbo Tamberi – ma dovete capire che nell’atletica il modello gestionale dei suoi rappresentanti è cambiato purtroppo. Prima vigeva un modello centralizzato in cui la federazione decideva e i suoi tesserati dovevano ubbidire. Oggi ogni atleta ha un proprio tecnico di fiducia. Entrambi decidono dove e quando allenarsi”.
Malagò ha evitato di polemizzare con il presidente della Fidal Stefano Mei ma sa che non ha molti margini di manovra contrattuale quando la solo atletica leggera alle Olimpiadi di Tokyo ha regalato al palmares dello sportivo italiano cinque ori olimpici. Mai successo.
Nella parte conclusiva della conferenza stampa il numero uno dello sport italiano ha parlato anche di calcio …naturalmente per fare i complimenti allo “strepitoso Frosinone, tornato per primo in serie A e per primo ad iniziare la preparazione atletica. E’ un modello vincente che dovrebbe emulare un po’ tutti: l’ottimo presidente Maurizio Stirpe è stato tra i primi a costruire uno stadio di proprietà e a continuare ad avere i conti in regola. Davvero bravo”
La visita è terminata con altri self con diversi bambini impegnati a trascorrere a Formia le loro vacanze …sudando.
Il presidente Malagò ha voluto al suo fianco un restio sindaco Taddeo, invitato a salire su un’auto elettrica per effettuare un sopralluogo all’interno del centro di preparazione olimpica. E il rompete le righe per i cronisti dotati di un buon udito è stato pirotecnico: “Senti sindaco, mi raccomando – ha detto due volte Giovanni Malagò a Gianluca Taddeo – salutami Claudio …”.
Unico e campione olimpico a divinis, il Senatore Fazzone …sportivissimamente parlando.
VIDEO Intervista Giovanni Malagò, presidente Coni
___
PHOTOGALLERY