MINTURNO – Bisogna che, nella vita, come diceva Cicerone, si abbia la Virtù come guida e la Fortuna per compagna. Certamente sarà così il 10 giugno alle ore 21.00 quando la Parrocchia di San Pietro Apostolo di Minturno ospiterà per il secondo anno consecutivo una veglia di preghiera guidata e organizzata da don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena (AR).
Don Luigi nasce a San Giovanni Valdarno (AR) nel 1958 e quando viene ordinato presbitero, nel 1991, decide di istituire tale Comunità con lo scopo di accogliere ogni persona, nelle differenze di ognuno, perché questa, riconoscendo le fatiche proprie e quelle che la vita gli pone davanti, possa avvicinarsi alla bellezza di Dio e riconoscere nella propria esistenza un Suo bacio…e “Dio è un bacio”… infatti proprio questo è il tema che don Gigi, come lui ama farsi chiamare, porta in giro in tutte le chiese d’Italia, così da comunicare il suo messaggio di Amore anche al di là dei confini della sua fraternità.
Forse proprio questo viaggiare continuamente, da una parrocchia all’altra, senza barriere, può darci il senso della Chiesa Universale e del suo annuncio dell’Amore divino che corre dappertutto, senza distinzioni e senza differenze, esattamente come il messaggio che don Luigi, attraverso i suoi incontri vuole comunicare.
La fraternità, nel suo luogo di origine, è fondata nell’antica chiesa romanica di Romena ed è circondata da una valle, che da sola basta per caricare l’atmosfera circostante di una solenne e profonda spiritualità. I colori predominanti sono l’azzurro del cielo e il verde dei prati infiniti, che si propongono come perfetta metafora dell’incontro tra Cielo e Terra che in questo luogo sembra essere viscerale, vista la cavità naturale della valle, che fa sconfinare i due elementi uno nell’altro. Un’isola silenziosa, lontana dal caos del mondo, che, per stessa affermazione di don Luigi, prova ad essere un punto di ritrovo per tutti coloro che vogliono riallacciare i rapporti con la propria autenticità.
Anche questo, insieme alla Parola di Dio, tenta di portare don Gigi nelle chiese che lo accolgono, e, senza dubbio, ci riesce benissimo. Con l’aiuto di musiche, scenografie in tema, immagini e effetti di luce studiati ad hoc ricrea un’atmosfera a dir poco perfetta per la meditazione che egli stesso guida.
Quest’anno noi tutti, della diocesi di Gaeta, riabbiamo la possibilità, dopo il successo dell’anno passato, di rivivere quest’esperienza meravigliosa e unica, essendo questa l’unica tappa della nostra diocesi . L’augurio è quello di essere presenti e di portare con sé il maggior numero possibile di conoscenti, amici, familiari e vicini, così da permettere a tutti di vivere quest’esperienza così edificante. Sarebbe davvero un peccato non sfruttare un’opportunità tanto preziosa.