SUD PONTINO – Ultimo imperdibile appuntamento della rassegna letteraria estiva “Fuori dalle righe summer” promossa dall’associazione culturale Fuori Quadro. Il 21 luglio alle ore 21:00 alla Torre di Mola a Formia e il 22 luglio presso l’associazione Demetra a Terracina Mauro Covacich presenta “L’avventura terrestre” (La nave di Teseo) in dialogo con Luca Mercadante e Simona Gionta.
Intellettuale colto e raffinato,
giornalista, scrittore di rara bravura e spessore, già finalista del Premio Strega e del Premio Campiello, Covacich ha ricevuto nel 1999 l’Università di Vienna gli conferito l’Abraham Woursell Award. Sarò un onore e un privilegio poterlo ascoltare dal vivo perdendosi tra le sue parole, il suo intreccio di storie, tra autobiografia e fiction.
IL LIBRO. “L’avventura terrestre” (La Nave di Teseo)
Un uomo di mezza età compare in forme non chiare, forse allucinatorie, forse reali, in alcuni episodi cruciali della vita di un ragazzo. Sicché il ragazzo comincia a inseguirlo per capire chi è quest’uomo. Via via che gli si avvicina, crescendo, traslocando, cambiando più volte città, il ragazzo può osservarlo meglio e così, sempre più interessato alla vita privata di questo sconosciuto, finisce per pedinarlo. L’azione si svolge in una manciata di giorni, un lungo interminabile weekend nel quale l’uomo sta aspettando di sottoporsi a una risonanza magnetica per un calo dell’udito molto sospetto e consuma con la sua compagna la difficile attesa in una quotidianità fatta di piccoli gesti, tutti mirati a nascondere la paura. Lo spettro di una fine potenzialmente vicina lo costringe a fare i conti, controvoglia, con tutti i fili sospesi della sua esistenza, rancori, desideri, bugie.
A complicare le cose, ci sono le mail di una giovane madre alla quale lui a un certo punto ha commesso l’errore di rispondere. Le brevi epifanie dell’uomo nella vita del ragazzo sembrerebbero collocate nel passato, mentre il pedinamento del ragazzo ai danni dell’uomo – ma chissà che invece non lo voglia salvare – è collocato nel presente, in una Roma gloriosamente indifferente ai destini umani, dove all’uomo succede di tutto, di finire in una rissa, di fare una lezione in uno scantinato, di cadere dalla bicicletta, di svenire nei bagni di un museo e anche, sì, di pensare di suicidarsi. Attraverso le peripezie di due vite destinate a incontrarsi, Mauro Covacich costruisce un eroe che affronta a viso aperto le sconfitte e le vittorie, scoprendo le une dentro le altre. In un romanzo che si legge come un’imprevedibile avventura tragicomica, finisce forse per svelare qualcosa di sé, rivelando sicuramente moltissimo di noi, grazie a una scrittura dotata di una nuova, sorprendente libertà.
L’AUTORE. Mauro Covacich è scrittore e giornalista. Di origini triestine, è autore tra gli altri de “La sposa” (finalista al Premio Strega), “A nome tuo” da cui Valeria Golino ha tratto il film “Miele”, de “La città interiore” (finalista al premio Campiello), “Sulla corsa” e “Di chi è questo cuore”. Nel 1999 l’Università di Vienna gli ha conferito l’Abraham Woursell Award.