ALATRI – E’ in programma venerdì mattina, alle 11, l’interrogatorio di garanzia di Mattia Toson e di suo padre Roberto, arrestati martedì mattina per l’omicidio del 19enne Thomas Bricca, ucciso con un colpo di pistola in testa il 30 gennaio scorso nel centro storico di Alatri. Padre e figlio verranno ascoltati nel carcere di Civitavecchia, dove sono stati associati dai carabinieri, dal magistrato che ha firmato la voluminosa ordinanza di custodia cautelare, il Gip del Tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante, dopo quasi sei mesi di indagini coordinate dalla locale Procura.
La scelta di trasferire i due Toson nel carcere di Civitavecchia è stata assunta per ragioni di sicurezza anche se normalmente il Codice prevede la detenzione nella struttura penitenziaria più vicina al luogo della cattura. Già nella giornata di giovedì i legali di Mattia e Roberto Toson, gli avvocati Angelo Testa del Foro di Frosinone e Umberto Pappadia del foro di Santa Maria Capua Vetere, saranno nel carcere di Civitavecchia.
I due Toson con i due legali decideranno quale strategia difensiva assumere: se rispondere alle domande del Gip che ha firmato il provvedimento di arresto oppure avvalersi della facoltà di non rispondere. E’ più probabile la seconda opzione alla luce di quanto trapela dal collegio difensivo che, decidendo di non rilasciare alcuna dichiarazione sino all’interrogatorio di garanzia”, si è messo al lavoro per presentare, a prescindere dall’esito dell’interrogatorio di garanzia, un ricorso al Tribunale al Riesame avverso il provvedimento del Gip Bracaglia Morante.
I legali difensori di Mattia e Roberto Toson hanno chiesto di leggere sino in fondo le 295 pagine di ordinanza custodiale e soprattutto le 900 pagine di informativa dei carabinieri prima di commentare il provvedimento cautelare. L’orientamento è quello di contestare al Riesame la decisione di eseguire i due arresti a quasi sette mesi dal delitto.
Mancherebbe – a dire degli avvocati Testa e Papadia- il presupposto della reiterazione del reato nella misura in cui lo stesso Gip del Tribunale di Frosinone sottolinea come Thomas Bricca sia stato vittima di un clamoroso sbaglio di persona.