CASTELFORTE – E’ scoppiato un vero e proprio caso sui lavori che hanno interessato la Chiesa di San Giovanni Battista di Castelforte. In particolare, sarebbero emerse gravi irregolarità di diversa natura in merito agli ultimi lavori. In questi giorni si sono alternati interventi del consigliere Gianpiero Forte, del sindaco Patrizia Gaetano e di Alessio Fusco. E su tali dichiarazioni i consiglieri del Partito Democratico, Giancarlo Cardillo e Paolo Ciorra chiedono spiegazioni per mezzo di un’interrogazione consiliare.
Gli esponenti della minoranza chiedono chiarimenti in merito alle seguenti esternazioni del consigliere Forte: “sono infatti scomparse le formelle in rame scolpito a presidio delle fermate della Via Crucis realizzate dallo scultore Ercole Drei”; “se è vero che la stessa Autorità ha trasferito i beni della nostra Chiesa (coro ligneo, formelle in rame scolpito della Via Crucis, ecc. Ecc.) In altro sito addirittura al di fuori del nostro “se corrisponde al vero che i lavori sono stati disposti ed eseguiti secondo le direttive dettate dall’autorità Ecclesiastica Comune; “se sono state acquisite tutte le autorizzazioni di legge nonché quella della Soprintendenza.
E di seguito quelle del sindaco Gaetano:
“Sulla questione comunque, credo proprio che vada effettuata una approfondita disamina tenendo conto di tutti gli interventi che soprattutto negli ultimi anni sono stati effettuati sulla Chiesa di San Giovanni Battista anche quelli eseguiti nel corso del mandato di Sindaco dell’attuale consigliere Gianpiero Forte. Sarà importante, infatti, acquisire dati e informazioni dettagliate sulla Chiesa ricostruita nel dopoguerra e su come e chi negli anni l’abbia, eventualmente trasformata”; “Sarà importante, infatti, verificare anche l’esecuzione degli interventi realizzati pochissimi anni fa su questa Chiesa, sul campanile, e quelli eseguiti anche sulle altre del Comune sui quali sono stati, spesso, sollevati dubbi e perplessità di varia natura. Credo, perciò, che ogni cosa vada esaminata con cura e con la dovuta attenzione sollevando ogni velo che rischia, altrimenti, di annebbiare la vista”; “Infine, ho notato che, se il contenuto dell’interrogazione corrisponde effettivamente a quanto riportato dal giornale, credo che non si sia persa occasione per muovere critiche e fare insinuazioni sulle Autorità ecclesiastiche facendosi ispirare da motivazioni che ognuno può immaginare conoscendo la storia recente degli avvicendamenti sacerdotali nella parrocchia del centro storico. Non vorrei, anche se a me così sembra, che si punta la luna e si guarda il dito”.
“Queste gravi dichiarazioni, nella migliore delle ipotesi di natura politica – dichiarano Cardillo e Ciorra – oltre a far sorgere a tutti noi dubbi di vario genere ci consegnano ancora una volta, e a parer nostro ormai irreparabile, una maggioranza spaccata su tutto e incapace ormai di portare avanti anche la normale amministrazione. Nel rinnovare a tutti l’invito a mettere fine a quello che ormai è diventato un continuo duello nel quale l’unico ad essere ucciso è il nostro paese, chiediamo al Sindaco di rispondere a questa nostra interrogazione nella maniera più precisa ed esaustiva possibile e in tempi brevi.
Quando si arriva ad ipotizzare chissà quali aspetti reconditi cela tutta la faccenda e addirittura si mette in discussione altre istituzioni come la Chiesa con le sue gerarchie, l’unica soluzione non può che essere nuove elezioni per restituire tutta l’autorevolezza e la legittimazione che una classe dirigente deve avere per guidare un paese.
Per quanto ci riguarda – concludono gli esponenti del PD di Castelforte – attenderemo risposte più che mai chiare e nette che spazzino definitivamente tutte le dense nuvole che si sono posate su questa faccenda. Solo dopo e se dovessero emergere ipotesi di irregolarità faremo senza esitazione, quanto la legge ci prescrive ma soprattutto quello che la coscienza ci impone di fare rispettando”.