FORMIA – I Carabinieri sono sicuri: potrebbe conoscere presto una svolta la delicata inchiesta sul misterioso ferimento di Gustavo Bardellino, avvenuto nel tardo pomeriggio del 15 febbraio 2022 nella concessionaria automobilistica “AutoBuonerba” in via Ponteritto in località Gianola a Formia.
E’ stato accompagnato da un cauto ottimismo la conclusione mercoledì di una mirata attività di controllo del territorio culminata con l’esecuzione di 15 perquisizioni ai danni di diversi pregiudicati e, nello specifico, di diversi componenti della famiglia Bardellino. Ad operare i controlli sono stati i Carabinieri della Compagnia di Formia, del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Latina e del commissariato di Gaeta, entrati in azione all’alba a Formia, a Scauri e a Gaeta. L’hanno fatto su mandato della Procura ordinaria di Cassino e della Direzione Distrettuale antimafia di Roma, la stessa che aprì un fascicolo subito dopo il ferimento del 43enne Gustavo Bardellino.
Le perquisizioni sono state compiute presso alcune abitazioni in località Vindicio e all’interno del “Villagio del Sole” in località Acquatraversa, a Formia, al termine delle quali i Carabinieri, nonostante un comprensibile riserbo, avrebbero raccolto “elementi interessanti” per il prosieguo alle indagini e sequestrato anche alcuni telefonini.
Gustavo Bardellino, all’indomani del suo ferimento, chiese di lasciare l’ospedale “Dono Svizzero” e di tornare al lavoro presso la concessionaria di Gianola. I Carabinieri del Maggiore Michele Pascale, invece, fermarono una persona, sospettata di avere sparato i due colpi (fu sottoposta all’esame Stub) di cui uno attinse Bardellino e l’altro infranse la vetrata dell’autosalone.
Le indagini ora potrebbero conoscere una svolta dopo che la principale ipotesti investigativa ha sempre privilegiato affari riguardanti la droga e l’usura.