FORMIA – Saranno un avvocato amministrativista romano ed una dirigente scolastica formiana ad occuparsi rispettivamente dell’urbanistica da una parte e della pubblica istruzione e della cultura dall’altra del comune di Formia. Dopo averli presentati alla maggioranza Forza Italia-Fratelli d’Italia – come da noi anticipato – nel corso di una “apprezzata cena” organizzata (come nelle migliori occasioni) presso i locali del Grande Albergo Miramare, il sindaco di Formia Gianluca Taddeo lunedì sera in occasione del consiglio comunale convocato per l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio dovrebbe comunicare i nomi degli assessori in grado, nel “cuore” della stagione estiva, di completare il plenum della sua Giunta.
La delega all’urbanistica
Quello che annuncerà il primo cittadino non sarà un rimpasto vero e proprio ma lo sfiorerà nel senso che alcune deleghe assessorili nelle prossime ore cambieranno titolarità nel tentativo di rilanciare l’affannosa azione amministrativa. Il sindaco Taddeo, se fossero confermate alcune indiscrezioni che trapelano dalla sua blindata e silenziosa maggioranza, ha deciso finalmente di assegnare una delle due deleghe che gestiva ad interim dall’inizio della consiliatura. Si tratta di quella, pesantissima, all’urbanistica che sinora era appannaggio – almeno negli intervenuti pubblici in consiglio comunale – della presidente della commissione consiliare al ramo, la forzista Tania Forte. Il sindaco non ha trovato nessuna professionalità in grado di assolvere a questo ruolo tra i 144 candidati che l’hanno sostenuto alle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 e pertanto avrebbe deciso di ricorrere all’esterno, all’avvocato romano Marcello Anastasio Pugliese. Indicato o “suggerito” dal potente vice presidente del Consorzio industriale regionale Salvatore Forte, il nome dell’avvocato Pugliese non è nuovo alle vicende amministrative del Consorzio industriale del sud pontino e dello stesso comune di Formia… in chiave Forza Italia.
Bisogna rimandare all’indietro le lancette della storia amministrativa del comune di Formia a cinque anni fa, alle elezioni amministrative del 24 giugno 2018 che incoronarono Paola Villa primo sindaco donna della città. Il Movimento Cinque Stelle presentò al Tar del Lazio-sezione di Latina un ricorso contro la proclamazione dei tre eletti al consiglio comunale per conto della lista di Forza Italia al termine del primo turno delle elezioni amministrative del 10 giugno scorso. L’allora candidato a sindaco del M5S Antonio Romano e i delegati della lista pentastellata Delio Fantasia e Paolo Costa chiesero di annullare la proclamazione degli eletti di Forza Italia – i consiglieri Gianluca Taddeo, Eleonora Zangrillo e Tania Forte – avvenuta il 27 giugno da parte della commissione elettorale a tre giorni dal ballottaggio vinto del neo sindaco di Formia Paola Villa. Il Movimento cinque stelle sollecitò la dichiarazione di decadenza dei tre consiglieri comunali azzurri e, in subordine, finanche la decadenza dell’intera nuova amministrazione comunale formiana per le presunte e gravi irregolarità che avrebbero caratterizzato la presentazione della lista di Forza Italia. Nello specifico Il Movimento cinque stelle parlò di brogli ma, in effetti, non furono altro che presunte irregolarità procedurale verificatesi durante la raccolta delle firme, iniziata il 2 maggio 2018 e conclusasi il 12.
I sottoscrittori della lista azzurra avrebbero firmato in bianco senza conoscere il programma e soprattutto i nomi dei 24 candidati di Forza Italia al consiglio comunale in quanto alcuni di loro, soprattutto la consigliera rieletta Eleonora Zangrillo e i candidati non eletti Mattia Zannella e Pierfrancesco Scipione sino all’11 maggio facevano parte della lista civica “Formia con te” che proponeva alla carica di sindaco l’ex parlamentare di… Forza Italia Gianfranco Conte. Il ricorso fu discusso davanti il Tar di Latina l’8 novembre 2018 ed il giorno dopo fu respinto. Grazie a chi? A quattro legali, all’avvocato Andrea Di Croce che assisteva l’appena eletta consigliera comunale ed ora assessora ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo, ad un rappresentante dell’avvocatura dello Stato che patrocinava la Prefettura di Latina, all’avvocato Tony De Simone che difendeva i presentatori della lista di Forza Italia, l’allora consigliere regionale Giuseppe Simeone e l’ex consigliere comunale Raffaele Di Gabriele, e… l’avvocato Marcello Anastasio Pugliese che rappresentava le istanze dell’attuale presidente dell’attuale presidente della commissione urbanistica Tania Forte e di “Mister Preferenze” e futuro sindaco di Formia… Gianluca Taddeo. Insomma avvocato che vince… non si cambia, nonostante siano trascorsi cinque anni.
La delega alla pubblica istruzione e cultura
Il secondo assessore che presenterà domani in consiglio il sindaco Taddeo sarà una donna. Il capo dell’amministrazione formiana dovrà assolvere ad un obbligo di legge dopo le polemiche e mai chiarite dimissioni dell’avvocato Chiara Avallone che, espressione della lista civica che porta il nome del capo dell’amministrazione formiana, ha restituito, tra le altre, le strategiche deleghe alle Attività Produttive e al Suap. Il sindaco Taddeo le conferirà al nuovo assessore donna che – a meno di ripensamenti dell’ultima ora – dovrebbe essere la dirigente scolastica, la professoressa Luigia Bonelli? Assolutamente no. Di sicuro le deleghe gestite per 20 mesi dall’avvocato Avallone rimarranno “congelate” nelle mani del sindaco di Formia che, pur di rispettare lo strumento normativo delle quote rosa, è costretto a nominare un nuovo assessore donna nella persona della professoressa Bonelli, formiana di nascita ma fondana di adozione per via della sua attività didattica svolta all’ombra del Castello alla guida dell’ex terzo circolo didattico prima e dell’istituto comprensivo “Milani”. Il sindaco Taddeo – ma l’ipotesi sarebbe stata rischiosissima sul piano politico – avrebbe potuto promuovere ad assessora una delle due consiglieri comunali donne eletta (Tania Forte e/o Valentina Di Russo) nella lista “Taddeo per Formia “ di cui era espressione in giunta sino a qualche settimana fa la “ribelle” assessora Avallone. Il sindaco Taddeo ha dovuto in fretta ed in furia mettere in naftalina questa plausibile proposta perché, leggendo la lista degli eletti, si è reso subito conto che la promozione in Giunta di una tra le consiglieri Forte e Di Russo avrebbe permesso la surroga in consiglio della prima dei non eletti che, ironia della sort, è… l’avvocato Chiara Avallone. Troppo rischioso… rischiare e da qui la decisione di nominare sempre un’assessora esterna ma esterna a tutto, alla coalizione di centro destra ed all’amministrazione comunale e, probabilmente, alla stessa città.
La dirigente Bonelli inizialmente era stata ‘precettata” con l’impegno di far rispettare l’impegno normativo delle quote rose occupandosi della sola delega Pubblica Istruzione. Sarebbe stato un onere amministrativo troppo riduttivo e così è stato deciso di attribuire alla professoressa Bonelli non solo la Pubblica Istruzione ma anche la più mediatica delega alla cultura, entrambe ad appannaggio dell’assessore Fabio Papa. Espressione della lista “Formia Periferie al centro” l’avvocato Papa non lascerà la Giunta nonostante il “sacrificio” chiestogli di svuotare il suo portafoglio di deleghe. E una ragione c’è. Il sindaco Taddeo nelle prossime ore definirà il trasloco, il travaso di alcune deleghe da un assessorato ad un altro. In uscita ci sono quelle (troppe) sinora gestire dall’assessore ai Lavori Pubblici e all’ambiente Eleonora Zangrillo. Le è stato chiesto di effettuare una doverosa cura dimagrante nell’interesse dei futuri equilibri della Giunta formiana di centro desta e tra le deleghe messe a disposizione del sindaco c’è quella, sempre interessante, allo sport che ha un assessore pronto ad occuparsene… l’avvocato Fabio Papa.
Se non si esclude un altro valzer di deleghe all’interno della squadra di governo, sarà interessante verificare il “sentiment” del resto della maggioranza di centrodestra rispetto a questi provvedimenti che, decisi altrove, hanno avuto solo una vetrina gastronomica, quella di lunedì scorso nella cena prenotata presso il Grande Albergo Miramare. I riflettori dovranno accendersi sul gruppone di Fratelli d’Italia che, dopo aver chiesto di dar vita ad una “vera” verifica di Giunta per rilanciare l’azione amministrativa della Giunta Taddeo, ha deciso di mimetizzarsi e di lasciar fare nel corso delle ultime settimane. Ora il tandem Fdi Pasquale Cardillo Cupo-Giovanni Valerio dovrà giocoforza uscire allo scoperto e dichiarare , come in tutti gli appuntamenti conviviali che si rispettino, se la cena del Grande Albergo Mirare è stata di gradimento o meno. Sul piano politico – e lo diciamo nell’interesse del padrone di casa, Antonio Celletti – e non sotto il profilo culinario. Naturalmente.