FORMIA – Gli obiettivi, apparentemente, sono lungimiranti sul piano politico-amministrativo e bisogna centrarli con due scopi: garantire “un’ampia ripartizione di compiti, competenze e deleghe nell’attività di collaborazione con il sindaco in esecuzione ed in attuazione dell’indirizzo politico” e, soprattutto, conferire un “rinnovato slancio all’attività di programmazione politica per assicurare un governo del territorio del solo proficuo e puntuale ma anche puntualmente rispondente alle esigenze e alle istanze della città migliorando l’efficacia e l’efficienza dei servizi alla popolazione nei diversi settori”,
Il sindaco di Formia Gianluca Taddeo è stato costretto ad utilizzare, tentando di celare anche un comprensibile imbarazzo, un tono ed un linguaggio ecumenico per presentare lunedì sera in consiglio comunale – convocato per l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio all’esercizio finanziario 2023 – un mini tagliando nella giunta che presiede da 22 mesi. Il primo cittadino, confermando le anticipazioni degli ultimi giorni, ha presentato all’assemblea i suoi due neo assessori: il 46enne avvocato amministrativista Marcello Anastasio Pugliese e la 67enne dirigente scolastica Luigia Bonelli.
In effetti i due neo innesti nella Giunta Forza Italia-Fratelli d’Italia sono stati formalizzati a poco meno di due mesi dalle polemiche dimissioni dell’avvocato Chiara Avallone che sinora si era occupata, nonostante diversi veti incrociati all’interno della squadra di governo, di Attività Produttive e, in considerazione del suo ruolo professionale , di Affari Generali. Ora è cambiato tutto. Se la delega al commercio (contrariamente alle previsioni) è stata smistata al bravo assessore al bilancio, all’entrate e al patrimonio Francesco Traversi, quella agli affari generali e legali è stata attribuita all’avvocato romano Anastasio che si occuperà di deleghe, l‘urbanistica ed il demanio, che il sindaco Taddeo aveva conservato ad interim dall’inizio della consilatura.
Il secondo ingresso in Giunta ha riguardato la professoressa Bonelli: si occuperà non solo di Pubblica istruzione e Cultura, sinora ad appannaggio dell’assessore Fabio Papa, ma anche di trasporto scolastico e formazione. Per ripagare la cura dimagrante che ha dovuto affrontare l’avvocato Papa, il sindaco di Formia ha pareggiato i conti facendo altrettanto nei confronti della potente assessora di Forza Italia Eleonora Zangrillo. Le sono rimaste le deleghe più appetibili e pesanti (Lavori Pubblici, Ambiente e trasporti), ma ha perso tutto il resto: transizione ecologica, mobilità sostenibile ed integrata, data management e sport. Quest’ultima competenza amministrativa, quale forma di consolazione, è stata attribuita all’assessore Papa che continuerà a beneficiare di quella gemella agli impianti sportivi e, quale forma di bonus, i rapporti con la società municipalizzata Futuro Rifiuti zero.
Se non è escluso che le deleghe in esubero a questo rimescolamento – lo ha anticipato il sindaco Taddeo nel decreto 13 con cui le ha ritirate- possano essere conferite successivamente all’interno e all’esterno della Giunta, l’esecutivo di centro destra continuerà ad essere lo stesso rispetto a quello che ha governato la città. E cioè Giovanni Valerio (Fratelli d’Italia) con gli incarichi di vice sindaco e di assessore al turismo; Francesco Traversi (bilancio, entrate, patrimonio e attività produttive); Rosita Nervino (servizi sociali); Eleonora Zangrillo (Lavori pubblici, ambiente e trasporti).
Al “meglio tardi che mai” le minoranze hanno commentato in aula il conferimento (per la prima volta dall’inizio della consiliatura) della delega all’urbanistica ad un avvocato romano, il dottor Anastasio, ritenuto non vicino ma vicinissimo al vice presidente del consorzio Industriale del Lazio Salvatore Forte. Il Sindaco ha operato pertanto una scelta che non tiene conto di una richiesta di una singola forza politica, degli equilibri di un’intera coalizione e tantomeno è espressione – in considerazione della peculiarità della delega, quella all’urbanistica – della città e del territorio.
La nomina dell’assessore all’urbanistica è stata paracadutata, così come lo è quella del neo assessore alla cultura e pubblica istruzione del comune di Formia, sinora (o almeno) tutt’altro che parte integrante della maggioranza di governo e della sua ossatura politica. Da questo rimescolamento di deleghe escono con le ossa rotte gli assessori Zangrillo e Papa ma l’obiettivo imposto è soltanto quello di obbedire.
Fratelli d’Italia non ha mosso ciglio. Farlo nella seduta consiliare sarebbe stato troppo plateale per i cronisti più attenti. Ma ciascuno dei quattro consiglieri presenti in consiglio (cui si aggiunge il vice sindaco Giovanni Valerio) ha avuto un comportamento diverso. Se il presidente del consiglio comunale, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, è stato il più istituzionale (e non poteva essere diversamente), la consigliera Ilaria Benocci compariva e scompariva in video conferenza, la collega Renata Ranucci è andata via dopo il primo punto all’ordine del giorno mentre l’ex Lega Caterina Merenna, approdando in Fdi ma non ancora in maggioranza, ha utilizzato la soluzione più conveniente e pilatesca che poteva utilizzare, quell’astensione.
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