LATINA – Secondo un recente report della Cgil Roma e Lazio, a giugno 2023 il numero di nuclei familiari che hanno percepito il reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza nel Lazio ammonta a 135.857, corrispondente al 10,2% su scala nazionale, coinvolgendo un totale di 257.209 persone.
Tuttavia, il report evidenzia una situazione preoccupante: tra i primi sei mesi del 2023 e il 2022, il numero di nuclei percettori è diminuito del 26%, con 47.521 nuclei che hanno perso il sussidio a causa del venir meno dei requisiti. Nel corso del 2022, 9.701 nuclei hanno visto revocato il diritto a causa dell’insussistenza di uno o più requisiti, soprattutto il requisito di residenza/cittadinanza. Altri 34.557 nuclei sono decaduti durante il rinnovo, principalmente a causa del superamento della soglia ISEE.
Il reddito di cittadinanza, in passato, era stato riconosciuto a molti nuclei familiari a causa dell’ISEE corrente, il quale era inferiore alla soglia prefissata a causa delle difficoltà occupazionali o economiche causate dalla pandemia nei primi sei mesi del 2023. Altri 26.696 nuclei hanno perso il sussidio a causa delle nuove norme introdotte.
I dati rivelano che oltre la metà (59%) delle 120.826 famiglie del Lazio perderanno il reddito di cittadinanza con l’entrata in vigore delle nuove norme volute dal Governo Meloni.
La provincia di Latina non è esente da questa situazione difficile. Attualmente, 12.632 nuclei familiari della provincia percepiscono il reddito di cittadinanza, ma il 55,7% di essi perderà il sussidio con l’entrata in vigore delle nuove norme. Ciò significa che 7.042 nuclei non potranno più richiedere l’assegno di inclusione. Questi dati sono particolarmente preoccupanti se si considera che l’importo medio dell’assegno per questi nuclei era di 572,91 euro, una cifra non esorbitante ma comunque significativa per le famiglie che si trovano in difficoltà economiche.
Il report della Cgil Roma e Lazio mette in luce le difficoltà che i percettori di reddito di cittadinanza stanno affrontando e come le nuove norme avranno un impatto significativo sulla loro situazione economica. La riduzione del numero di nuclei familiari beneficiari solleva interrogativi sulla tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione e sull’efficacia delle misure di sostegno sociale.
In questo contesto, la comunità locale e nazionale è chiamata a riflettere sulla necessità di trovare soluzioni sostenibili e adeguate per affrontare le difficoltà economiche delle famiglie in difficoltà, al fine di garantire un aiuto adeguato e tempestivo per chi ne ha bisogno. La situazione del reddito di cittadinanza richiede un approccio olistico e collaborativo tra istituzioni e organizzazioni per garantire una migliore protezione sociale per tutti i cittadini.