ALATRI – Il quadro probatorio e investigativo della Procura di Frosinone non può essere messo in discussione. Le motivazioni ufficialmente si conosceranno nei prossimi 45 giorni ma il Tribunale di Riesame avrà pensato a questo rigettando nella giornata di giovedì il ricorso con cui Roberto e Mattia Toson, attraverso gli avvocati Angelo Testa e Umberto Pappadia, avevano chiesto l’annullamento dell’ordinanza del Gip del Tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante che li considera, invece, responsabili dell’omicidio, avvenuto il 30 gennaio scorso in pieno centro storico ad Alatri, del 19enne Thomas Bricca.
I giudici della prima sezione del Tribunale della Libertà hanno portato, dunque, un punto a favore della pubblica accusa che, attraverso il sostituto procuratore Rossella Ricca, aveva partecipato martedì alla discussione al ricorso di Roberto e Mattia Toson. Per il Riesame padre e figlio dunque, devono restare nel carcere di Civitavecchia. I loro legali, che li avevano incontrati proprio giovedì mattina, in una memoria scritta avevano definito indiziaria la chilometrica ordinanza cautelare chiesta al Gip del Tribunale di Frosinone.
La misura restrittiva – a dire della difesa dei due Toson – conterrebbe una serie di contraddittorie incongruenze, non indica le prove che dovrebbero, invece, inchiodare i Toson padre e figlio alle loro responsabilità. Per gli avvocati Testa e Pappadia il provvedimento cautelare non ha indicato neanche l’arma da cui è partito il colpo di pistola che ha ucciso Thomas e lo scooter a bordo dei quali i presunti killer raggiunsero e lasciarono il Girone. Il ricorso poi aveva considerato false le dichiarazioni testimoniali raccolte dagli inquirenti contro i Toson e aveva messo in discussione anche il contenuto della prima fase delle indagini dei Carabinieri limitatamente alla mancato svolgimento della prova dello Stub nei confronti dei Toson e alla carenza dei servizi di appostamento nei loro riguardi.
Padre e figlio, infine, hanno chiesto di tornare in libertà per la mancanza del presupposto del reiterazione. Se lo stesso Gip sostiene come Thomas sia stato vittima di uno scambio di persona – il vero obiettivo per gli investigatori era il 20enne di origini marocchine Omar Haoudi – come Franco e Mattia Toson potrebbero reiterare lo stesso reato, dunque, l’omicidio?
Le motivazioni del pronunciamento del Riesame si conosceranno – come detto – dopo la pausa feriale ma la difesa dei Toson, che ha confermato sino a giovedì sera di non aver ricevuto notificato il provvedimento di diniego al suo ricorso, ha confermato già l’orientamento di impugnarlo davanti la Corte di Cassazione
Nei giorni scorsi era arrivata un’ulteriore e importante svolta sulle risse del 28 e 29 gennaio che – secondo gli inquirenti – avevano provocato l’agguato mortale del 30. Quattordici giovani, residenti ad Alatri, italiani e stranieri, erano stati iscritti sul registro degli indagati dalla procura di Frosinone per il reato di rissa. La loro posizione e il ruolo avuto nelle risse saranno ora vagliati dagli investigatori. Altro fronte è quello dell’analisi dei dati contenuti negli smartphone sequestrati a Roberto e Mattia Toson il giorno dell’arresto. Gli esperti del Racis, dopo il conferimento dell’incarico avvenuto nei giorni passati, dovranno ora estrapolare il contenuto dei tele-foni cellulari a caccia di nuove prove.