Ventotene / Entro il fine settimana sarà riattivato il nuovo dissalatore, l’annuncio del sindaco Caputo

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V ENTOTENE – Entro il fine settimana sarà riattivato il nuovo dissalatore di Ventotene. Lo ha rassicurato il sindaco Carmine Caputo a margine del consiglio comunale che si è svolto giovedì mattina dopo l’emergenza venutasi a creare con il blocco dell’impianto installato da Acqualatina tra le avversità della precedente amministrazione comunale. Il nuovo e costoso impianto, sistemato a bordo di alcuni tir imbarcati presso il porto di Molo Azzurra di Formia, sostituirà quello installato nella zona del porto borbonico ed il Sindaco ha difeso il suo ruolo di pungolo nei confronti dell’ente gestore per la risoluzione di una carenza che ha messo in ginocchio l’intero sistema turistico della seconda isola pontina.

A chiedere tra le polemiche la discussione sul punto era stato il gruppo consiliare opposizione “Uniti per il bene di Ventotene-Buona Ondapresentando una mozione. Sono volate scintille in aula perché i consiglieri di Minoranza Gerardo Santomauro, Pasquale Bernardo e Domenico Malingieri, dopo aver chiesto la diretta streaming della seduta consiliare ed una partecipazione popolare, avevano sollecitato l’inversione dell’ordine del giorno permettendo al consiglio di affrontare subito l’argomento. Dopo una lunga e vibrante discussione la mozione veniva respinta laddove prevedeva un’iniziativa legale per la difesa della salute dei cittadini e dei turisti a fronte dei continui disservizi e delle irregolarità sanitarie della gestione del sevizio idrico integrato.

“Purtroppo – hanno esordito in consiglio Santomauro, Bernardo e Malingieri – i disservizi e le anomalie non accennano a cessare. In nel cuore della stagione turistica sta mancando frequentemente la distribuzione dell’acqua. La nave cisterna, a cui il gestore commissiona il trasporto dell’acqua, ha una capacità insufficiente per rifornire l’isola di risorsa idrica con il pieno riempimento di tutti i serbatoi a servizio della rete di distribuzione. Per il disservizio sofferto giungono proteste da parte degli isolani e dei turisti, questi ultimi abbandonano l’isola ancora prima di completare il soggiorno programmato con grave danno di immagine per l‘isola e per gli operatori alberghieri, artigiani e commerciali. Purtroppo si è ripresentato il fenomeno dell’acqua non trasparente e di colore marrone come dimostrabile da foto e video che ci vengono presentati dagli utenti. Sono sorti problemi di ordine pubblico per le proteste degli utenti oltre a problemi sanitari dovuti alla distribuzione dell’acqua non conforme ai valori di potabilità in evidente violazione della normativa sanitaria sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano”.

La mozione presentata al consiglio comunale sollecitava un diverso pugno duro nei confronti di Acqualatina:“Non è più tollerabile il continuo disservizio e si appalesa urgente intimare al gestore di assumere tutte le iniziative per il rigoroso e corretto adempimento del servizio distribuzione dell’acqua”. La mozione, poi bocciata, conteneva tre richieste: l’immediata attivazione regolare del servizio di distribuzione di acqua conforme ai valori per il consumo umano; la disponibilità da parte di Acqualatina di una nave cisterna adeguata al trasporto della quantità di acqua necessaria al consumo dell’isola in periodo estivo, la consegna presso il domicilio di tutti gli utenti acqua potabile in bottiglia per quantitativi parametrati al consumo medio unitario per il numero di occupanti delle unità di utenza e la dotazione a tutti gli utenti medesimi di serbatoi per uso non potabile per servizi igienici e di pulizia personale”

La mozione naturalmente aveva una finalità politica che i consiglieri Santomauro, Bernardo e Malingieri hanno sintetizzato in questi termini promuovendo in aula un durissimo scontro con il capo dell’amministrazione isolana: “In caso di continuazione dell’inadempimento, il sindaco Caputo, in qualità di autorità sanitaria, è obbligato a citare definitivamente in giudizio Acqualatina Spa in sede civile per danno di immagine con richiesta di risarcimento non inferiore a 10 milioni di euro. Lo stesso primo cittadino – hanno aggiunto Santomauro, Bernardo e Ma lingieri – dovrebbe inoltrare, in qualità di Autorità Sanitaria sul territorio dell’isola, un’informativa alla Procura della Repubblica di Cassino per l’accertamento delle eventuali responsabilità penali del gestore in ordine al reato continuato di attentato alla salute pubblica”.

“Acqualatina – hanno concluso i consiglieri di ‘Buona onda’ – dovrebbe assumere l’impegno a ripristinare l’area destinata dell’ex campo di calcio, come stabilito nel contratto di appalto, per la realizzazione del nuovo dissalatore. La mera approvazione del progetto di installazione nel sito dell’impianto non integra una variazione della destinazione urbanistica come sentenziato dalla Cassazione“.