SUD PONTINO – Il territorio collinare e montano alle spalle dei centri abitati di Castelforte e Santi Cosma e Damiano ora è più sicuro. Dopo oltre 40 giorni sono terminate le operazioni di disinnesco di ben 153 ordigni bellici inesplosi che gli artificieri del 21° Reggimento Guastatori di Caserta, unità della Brigata bersaglieri “Garibaldi”, avevano rinvenuto nel vasto territorio ai confini delle province di Latina e Frosinone e, dunque, con il comune di Coreno Ausonio.
I residuati bellici, per lo più bombe da mortaio, errano di produzione britannica, americana e tedesca e – secondo gli specialisti dell’Esercito – erano potenzialmente pericolosi a quasi 80 anni dal loro utilizzo lungo la drammatica linea Gustav. Le modalità operative di bonifica e brillamento erano state definite in diverse riunioni coordinate dalla Prefettura di Latina a cui avevano partecipato rappresentanti del Comando Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano, appunto del 21° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito Italiano, dell’Arma dei Carabinieri, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Italiana, del Comune di Castelforte e di quello di Santi Cosma e Damiano.
A tracciare un bilancio sulla conclusione di queste operazioni è stato, nel corso di una conferenza stampa, il Prefetto di Latina Maurizio Falco che ha plaudito alla professionalità, alla massima disponibilità e collaborazione assicurata dagli enti e dalle istituzioni coinvolte nell’attività di supporto al team di bonifica dell’Esercito Italiano. A partire dal Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana, che ha garantito il proprio presidio sia durante la fase di camminamento in montagna per il recupero degli ordigni, sia durante la successiva fase di brillamento.
Altrettanto importante è stato l’apporto dell’Arma dei carabinieri e dei Vigili del Fuoco, che hanno assicurato la propria costante presenza oltre al Comune di Castelforte che ha fornito una costante assistenza logistica con la costituzione del Centro operativo comunale di Protezione Civile.
Gli ordigni, una volta recuperati, sono stati trasportati in una cava di Santi Cosma e Damiano dove è avvenuta la loro neutralizzazione. Nel dettaglio, una volta giunti in cava, i residuati bellici inesplosi sono stati posizionati all’interno di camere di brillamento realizzate ad hoc con ausili di materiali del genio utilizzati per lavori di fortificazione campale, poi gli specialisti hanno neutralizzato, in sicurezza, fino a sei ordigni al giorno.
A tal riguardo nel suo apprezzato intervento il sindaco di Castelforte Angelo Felice Pompeo ha anch’egli sottolineato l’ottima sinergia tra le varie istituzioni coinvolte in questa prima fase di disinnesco e ha chiesto al Prefetto che ce ne sia una seconda dal momento che l’area interessata è frequentata oltre che dai cinghiali da moltissimi ricercato di funghi. Un fatto è certo: queste operazioni di disinnesco ha palesato una salda e costante presenza dell’Esercito sul territorio nella salvaguardia dell’incolumità e per la sicurezza pubblica.
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