SEZZE – Nella notte di venerdì, si è svolto un drammatico episodio che ha scosso la comunità di Sezze e richiamato l’attenzione sulle sfide nascoste dietro le porte di alcune famiglie. Un ragazzo di tredici anni, di nazionalità cinese, è fuggito da casa nel tentativo di sfuggire alla furia di un padre arrabbiato. L’evento ha gettato luce su questioni importanti di violenza domestica e relazioni familiari tese.
La scena si è svolta nel pittoresco centro storico di Sezze, dove una famiglia di commercianti cinesi, da tempo integrata nella comunità e ben conosciuta, è stata trascinata in un vortice di violenza domestica. Gli eventi si sono svolti poco dopo le dieci di sera, all’interno di un noto locale. Due donne, madre e figlia, hanno assistito incredule alla fuga disperata del giovane, il cui volto era coperto di sangue e le braccia livide. L’aspetto del ragazzo testimoniava chiaramente l’orrore di quanto avesse appena vissuto.
Il motivo scatenante sembra essere stato il ritardo pomeridiano del ragazzo sul posto di lavoro. Un padre-padrone inflessibile e incapace di tollerare il minimo errore, ha reagito con violenza al ritardo del figlio, trasformando l’atmosfera in un incubo per il giovane. La sua reazione ha spinto il ragazzo a cercare rifugio altrove, spinto da una combinazione di paura e disperazione.
Fortunatamente, le azioni coraggiose di altre persone presenti nella zona hanno contribuito a porre fine all’incubo. Una commerciante del luogo, allertata dalle urla e dalla confusione, ha prontamente informato le autorità competenti. I Carabinieri di Sezze sono intervenuti tempestivamente, richiamati dalla gravità della situazione.