Cronaca

Operazione “Anargiri 2”, confermati gli arresti domiciliari per Giuseppe Sola

SUD PONTINO – Deve rimanere ai domiciliari Giuseppe Sola, il 59enne pregiudicato di Santi Cosma e Damiano arrestato lunedì mattina dopo che i Carabinieri, nel prosieguo degli accertamenti previsti nell’ambito dell’operazione anti droga “Anargiri 2”, avevano scoperto in un terreno di proprietà 150 grammi di cocaina, due chilogrammi di hashish ed un fucile a canne mozze. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli al termine dell’interrogatorio di convalida in cui è comparso l’uomo che, tra i 17 indagati nell’ambito dell’operazione scattata martedì della scorsa settimana, è considerato componente della fazione “Mendico-Antinozzi” a sua volta collegata al clan dei Casalesi.

I legali di Sola, gli avvocati Anna Marciano ed Enrico Mastantuono, hanno provato a chiedere la sostituzione della misura domiciliare con l’obbligo di dimora e l’obbligo di firma. Hanno motivato la richiesta per il fatto che l’uomo, gravato da altri due provvedimenti cautelari per i suoi numerosi precedenti penali, utilizzasse la droga per uso personale a fronte di un deteriorato quadro clinico scaturito dall’asportazione di un carcinoma maligno e di un rene e dall’avvio da tempo di una terapia presso l’ex Centro di salute mentale di Formia. Questa istanza non ha convinto il Gip Casinelli che, nonostante la presentazione di un’ampia documentazione medico e processuale prodotta dalla difesa, ha confermato i domiciliari per il 59enne di San Cosma e Damiano.

L’interrogatorio di convalida la scorsa settimana aveva portato bene a due delle persone finite in carcere. Ivano e Roberto Bonifacio, padre e figlio di 56 e 35 anni, erano stati arrestati dopo che i Carabinieri avevano rinvenuto 700 grammi di hashish occultati in un motore di un’auto oltre che un bilancino di precisione e quasi 1000 euro in contanti. I due, difesi dagli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Pasqualino Santamaria, avevano dimostrato la loro estraneità al possesso della sostanza stupefacente nel corso dell’interrogatorio di convalida davanti il Gip Alessandra Casinelli beneficiando degli arresti domiciliari.

Sono rimaste in carcere invece le altre quattro persone destinatarie dei provvedimenti restrittivi emessi dal Gip Domenico Di Croce: Italo Laracca, di 40 anni (difeso dall’avvocato Gianni Bove), Adolfo Pandolfo di 30 anni (avvocato Enrico Mastantuono), Angelo Tancredi, di 41 anni (avvocato Massimo Signore) e Mario Vozzolo, di 47 anni(avvocati Enrico Mastantuono e Antonio Miraglia). Pandolfo e Vozzolo hanno deciso, attraverso l’avvocato Enrico Mastantuono, di non impugnare al Riesame le 629 pagine dell’ordinanza custodiale arricchita da una robusta ossatura in termini di intercettazioni telefoniche ed ambientali e non è escluso che possano chiedere, all’atto della chiusura delle indagini preliminari, chiedere di beneficiare di riti alternativi o finanche di patteggiare l’eventuale condanna.

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