ITRI – “L’inizio di questo percorso è stato positivo. Lo completeremo nel pomeriggio di lunedì quando definiremo il volto della nuova Giunta e sottoscriveremo una Road Map che ci consentirà di riprendere e rilanciare immediatamente l’attività amministrativa che qualcuno incautamente ha tentato di bloccare nel consiglio del 24 luglio sull’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio”. E’ la filosofia pensiero del sindaco di Itri Giovanni Agresti dopo aver convocato e presieduto giovedì pomeriggio un vertice cui hanno partecipato una delegazione di Forza Italia (erano presenti la coordinatrice comunale Donatella Del Bove, lo storico presidente Michele Stamegna e la consigliera comunale e provinciale Serena Ciccarelli), il vice sindaco in carica Giuseppe Cece ed il consigliere comunale di opposizione Giuseppe De Santis.
All’ordine del giorno dell’incontro c’era la definizione “insieme” di quello che sarà il prossimo volto della giunta Municipale. Il primo cittadino vuole concretizzare il suo proposito di assegnare le deleghe all’urbanistica (al momento nella disponibilità del capo dell’amministrazione comunale aurunca) e ai Lavori Pubblici (ad appannaggio – come detto – dell’attuale vice sindaco Giuseppe Cece) con coloro che hanno evitato al fotofinish la c onclusione anticipata del suo quarto mandato in seguito al fallito golpe di Fratelli d’Italia quando decise di non partecipare al consiglio comunale del 24 luglio convocato per l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio .
L’incontro di giovedì pomeriggio ha fatto il punto sui desiderata del sindaco di Itri di “voltare pagina” e di permettere, con l’estromissione della delegazione di Fdi, l’ingresso in Giunta della pattuglia di Forza Italia e dell’ex sindaco azzurro Giuseppe De Santis, ora all’opposizione. Ma quest’ultimo ancora non ha deciso. Ha chiesto ed ottenuto di beneficiare “alcuni giorni di riflessione” prima entrare a far parte della maggioranza Agresti e, con essa,di entrare in Giunta e accettare la delega all’urbanistica propostagli da tempo dal sindaco di Itri. Forza Italia deve decidere invece chi la rappresenterà nel nuovo esecutivo (la consigliera comunale e provinciale Serena Ciccarelli per rispettare la quota rosa è la più accreditata a sostituire Alessia Mancini di Fdi) anche se non si esclude una nomina assessorile per l’altro consigliere comunale azzurro Andrea Di Biase – assente all’incontro esclusivamente per motivi personali e familiari – o per la neo e vivace coordinatrice comunale Donatella Del Bove.
Il sindaco Agresti non vuole nominare soltanto due assessori. Intende ridistribuire le deleghe ritirate al consigliere Fdi Simone Di Mascolo e quelle che auspica da parte del presidente del consiglio comunale Salvatore Ciccone, componente dello staff in Regione del neo assessore e assessore regionale di Fdi Elena Palazzo. Il sindaco aurunco ai cronisti è stato chiaro: “Lunedì chiuderemo con la nuova Giunta e con una piattaforma programmatica, di pochi ma concreti argomenti, che la nostra squadra di governo dovrà affrontare e risolvere entro la fine del 2023”.
Il sindaco Agresti ha escluso categoricamente che il rinvio dell’incontro a lunedì prossimo possa risentire del contenuto del faccia a faccia avuto lunedì mattina dal primo cittadino con il presidente d’aula Ciccone. Inviato dall’assessore e consigliera ragionale Elena Palazzo, l’avvocato Ciccone ha prospettato al sindaco una “pace armata” con Fratelli d’Italia “che ha contribuito ad eleggerti il 3 ed il 4 ottobre 2021”. La missione di Ciccone quale estrema conseguenza (dell’assessora Palazzo dopo essere stata chiamata all’ordine dal partito romano?) per impedire l’ingresso in Giunta dell’odiata Forza Italia? Probabilmente sì anche se il sindaco Agresti ha confermato di non voler arretrare di “un millimetro”: “Fratelli d’Italia dice di essere in maggioranza? – si è interrogato – E chi dice il contrario? Soprattutto lo dimostri con i fatti in consiglio comunale dopo aver tentato di far concludere anticipatamente la consiliatura”.
Tradotto, Fdi non sarà esclusa dalla maggioranza consiliare ma “almeno per il momento” non potrà ambire a ricoprire posti e condividere scelte di governo. Dopo il fallito scioglimento del consiglio comunale per Fdi si prospetta ad Itri l’inizio di una stagione “a pane ed acqua” quando il partito di Giorgia Meloni governa l’Italia e la regione Lazio? Ma l’unità (a tutti i costi) del centro destra val bene una messa?