MINTURNO – Ha un grande rammarico, quello della chiusura delL’ospedale di via Minturno, dove, grazie a lei, la cicogna aveva un nido
collaudato dal dopo guerra. Si dice contraria assolutamente all’eventuale modifica della legge sull’aborto e ha un’idea
personale sull’ inverno demografico che si sta vivendo in Italia: non c’è più amore tra le persone. Questa è Maria Treglia,
84 primavere ottimamente ben portati e, nonostante qualche acciacco legato all’età e ad una patologia che non le permette
di deambulare correttamente presso la sua bellissima casa nella frazione di Tremensuoli dove è amabilmente custodita
dalle figlie, ha stabilito un record difficilmente uguagliabile: ha fatto nascere 4000 bambini nella sua lunga carriera di
ostetrica.
Per questo motivo il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli nei giorni scorsi, nella giornata del merito civile istituita 25 anni in occasione del conferimento della medaglia d’oro al comune da parte dell’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, le ha consegnato una targa ricordo per l’opera svolta a favore della vita presso gli ospedali di Formia e soprattutto di Minturno.
“Avevamo accolto le segnalazioni dei nostri concittadini, che hanno fatto cadere la scelta sulla signora Maria Treglia, distintasi per la sua abnegazione nel lavoro e per aver accompagnato tante madri nel momento più importante della loro vita”- avea dichiarato il sindaco Stefanelli sottolineando come la signora Maria, grazie alla mia indole e al mio cuore, sia stata capace di accogliere tra le sue braccia circa 4000 nuove vite. Nell’intervista video allegata la signora Maria sottolinea, cadenzando le sue parole, quella che definisce una normale missione sociale e si definisce orgogliosa quando il cronista le ricorda di essere diventata un punto di riferimento fondamentale per generazioni di ostetriche che hanno tratto ispirazione dai suoi insegnamenti. E molte di loro erano presenti l’altro giorno, presso l’aula consiliare, per rendere onore ad una donna davvero speciale.
Maria Treglia è nata il 5 febbraio 1939 a Latina, all’epoca ancora chiamata Littoria. La sua passione per l’ostetricia si è rivelata presto nella sua vita – tra l’altro è figlia d’arte, in quanto sua madre era una “mammana”, quella figura che una volta aiutava le donne a partorire in casa – portandola a frequentare la prestigiosa Scuola di Ostetricia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, dove si è diplomata nel 1959. L’anno dopo fu assunta all’Ospedale di Minturno e vi rimase fino al 1981 quando, a causa della chiusura del reparto di ostetricia, fu trasferita all’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia, dove esercitò la sua professione fino al termine della sua carriera lavorativa,
avvenuta nel 2000.
Nel corso di 40 anni, ha affrontato ogni giorno con passione e dedizione, guidando le madri attraverso l’emozionante viaggio della maternità. “Ringrazio per questo riconoscimento, così importante alla soglia dei miei 85 anni – ha tenuto a sottolineare la signora Maria – Posso dire che la vita non sempre ci rende il meglio in assoluto o ciò che desideriamo, tuttavia è un dono inestimabile, da vivere intensamente. Nonostante i segni del tempo e delle malattie la vita ci riserva tante sorprese, come questo prezioso riconoscimento. E la mia vita è stata bellissima, perché ho accolto tra le mie braccia più di 4000 bambini. Il mio compito è stato, come per le mie colleghe, quello di aiutare tante mamme in un momento delicato e fragile della loro vita, a dare alla luce il bene più prezioso che il Signore, autore della vita, possa inviare loro: le tenere scintille divine chiamate figli”.
E non è una cosa di poco conto. Tutt’ altro.
PHOTOGALLERY
Intervista all’ostetrica 84enne Maria Treglia
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