MINTURNO – Torna ad essere balneabile il mare nel tratto di due spiagge libere, “Pirae” e “Grecale”, di Scauri, interessate domenica dallo sversamento di liquami fognari provocato dal black out del sistema di sollevamento di un troppo pieno. Lo ha annunciato il sindaco di Minturno e presidente della Provincia Gerardo Stefanelli alla luce dell’esito negativo delle analisi sulle acque e sulla sabbia effettuata, su richiesta della Capitaneria di porto di Gaeta, dall’Arpa Lazio e da Acqualatina che aveva effettuato un completo intervento di sanificazione e disinfe-stazione dei due tratti arenili interdetti a residenti e turisti.
Che non si dovesse arrivare a dover chiudere un tratto di spiaggia sul Lungomare di Scauri in piena stagione per motivi igienici lo tiene a precisare il presidente del circolo del sud pontino della Legambiente Dino Zonfrillo secondo il quale “qualcuno deve assumersi la responsabilità di quando accaduto” rimarcando come in diversi tratti di spiaggia libera di Scauri si nascondano “enormi tubi di scarico che agiscono a volte da troppo pieno della rete fognaria. In diverse circostanze ed lontano dalla stagione estiva come Legambiente avevamo avvertito il pericolo”.
Dura e caustica è stata la replica del sindaco di Minturno Stefanelli secondo il quale l’associazionismo ambientale sottovaluta “a volte cosa significhi censurare il blocco dell’attività balneare nel cuore della stagione turistica”. Per il comune di Minturno episodi come quelli di domenica scorsa possono accadere, “ma è nostro compito, non demonizzare tutto, ma avere la lucidità di agire per la salvaguardia pubblica e attivare tutti i protocolli dovuti per poter godere al più presto della bellezza che il nostro territorio sa regalarci”.
In effetti la stessa Arpa Lazio a più riprese durante la stagione estiva aveva effettuato diversi prelevamenti in più punti del litorale di Scauri e gli esiti – come chiarito dal neo assessore regionale all’ambiente Elena Palazzo – erano stati positivi.