FORMIA – Una carriera iniziata quando, avendo i pantaloncini corti, a 8 anni già divideva il palco con il papa. Ventiquattro mesi dopo il suo debutto, all’età di 10 anni, è stato insignito da Mario Merola del titolo di migliore voce emergente nel panorama neomelodico. Per molti degenti dell’ospedale “Dono Svizzero”, appassionato del genere musicale, il vivace arrivo dal cantante Rosario Miraggio è stato quasi un toccasana, meglio – secondo alcuni – degli effetti dell’aria condizionata per fronteggiare l’afa asfissiante di questi giorni.
“Inventato” da Gigi D’Alessio e collega in tanti spettacoli di Alessandro Siani, Miraggio si è recato nel più importante ospedale del Golfo ufficialmente per portare dei doni ai pazienti dei reparti di chirurgia e pediatria e, in particolare, per salutare un suo incallito fan. Si tratta di Emanuele, 12enne di Mugnano di Napoli che, in vacanza con la sua famiglia nella zona di Gianola a Formia, il 21 agosto era stato vittima di un brutto incidente quando in sella alla sua bicicletta, il cui manubrio gli aveva danneggiato la milza e ferito parte dell’intestino.
Sono stati i genitori di Emanuele a contattare “l’amico” Rosario” che, ironia della sorte, si trovava in zona, in vacanza presso lo stabilimento balneare “La nave” di Sperlonga. Il cantante neo melodico ha colto l’occasione per effettuare questa visita a sorpresa presso l’ospedale formiano accolto dal dottor Nunzio Manciagli, responsabile della Direzione medica del “Dono Svizzero” e dal dirigente del suo reparto di chirurgia Vincenzo Viola, lo stesso che aveva operato Emanuele affiancato dal dottor Giuseppe Imondi. Se significative sono state le parole con cui Miraggio ha salutato i degenti del Dono Svizzero, soddisfatto dell’incontro è apparso il responsabile della direzione medica dell’ospedale, Nunzio Manciagli, che ipotizza per il nosocomio formiano “traguardi di eccellenza operativa grazie alla qualità professionale e allo spirito di grande dedizione di tutto l’organico”.
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