FROSINONE – E’ il magistrato conosciuto per aver riaperto le indagini della strage di piazza della Loggia a Brescia 49 anni fa. Sarà il sostituto procuratore Francesco Piantoni a rappresentare la Procura generale di Roma davanti alla prima sezione della Corte d’Assise d’appello in cui il 26 novembre prossimo inizierà il processo di secondo grado per la morte di Serena Mollicone, la studentessa di Arce di 18 anni misteriosamente scomparsa il 1 giugno 2001 e trovata cadavere due giorni più tardi nel boschetto di Fonte Cupa
A chiedere un processo d’appello sono state la Procura di Cassino e le parti civili che hanno impugnato la sentenza del Tribunale di Piazza Labriola che il 15 luglio 2022, al termine di un dibattimento costellato da ben 54 udienze, ha prosciolto per insufficienza di prove gli allora cinque imputati, Franco, Marco e Annamaria Mottola (erano accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere), l’appuntato dei Carabinieri Francesco Suprano (rispondeva di favoreggiamento) ed il luogotentente dell’Arma Vincenzo Quatrale, sotto processo per concorso esterno in omicidio).
La nomina del dottor Piantoni da parte della Procura generale di fatto ha inaugurato il conto alla rovescia per l’inizio del processo d’appello per uno dei misteri d’Italia che, a distanza di 22 anni, non ha ancora un movente e soprattutto dei responsabile. Il sostituto procuratore Piantoni, in effetti, da tempo avrebbe iniziato l’esame dei faldoni prodotti dalla Procura di Cassino nel corso di anni ed anni di indagini. Manca l’ufficialità ma il sostituto Procuratore Maria Beatrice Siravo, lo stesso magistrato che ha rappresentato la Procura nel processo di primo grado terminato 13 mesi e ha firmato il ricorso in appello, potrebbe chiedere alla Procura generale di affiancare il dottor Piantoni nel dibattimento d’appello in programma esattamente tra tre mesi.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.