FORMIA – Era visibile da diverse località del Golfo il Rio Fresco Scacciagalline.con tanto di colonna di fumo ingiallita dal sole cocente che nel pomeriggio ha accerchiato il centro abitato di Formia e, in particolare, il popoloso quartiere di Rio Fresco Scacciagalline. Il rogo, quasi sicuramente di origine dolosa, ha incenerito 50 ettari di macchia mediterranea e, alimentato da un vento caldo di tramontana, ha lambito diverse abitazioni e villette private nelle località “Balzorile” e “Rave Rosse” per poi “aggredire”, in località “Auciana”, nel territorio della frazione di Maranola, uno dei versanti di Formia del parco regionale dei Monti Aurunci.
Per avere ragione delle fiamme, che ha anche interessato una parte della zona di captazione della sorgente Mazzoccolo – la fonte che alimenta i comuni di Formia e Gaeta – è stato necessario l’intervento di un Canadair e di un elicottero della Protezione civile della Regione Lazio, dei Vigili del Fuoco e di due squadre del gruppo di Protezione Ver sud Pontino di Formia che, a bordo di altrettanti Pick up e sotto il coordinamento del presidente Antonio Tomao, hanno messo al sicuro prima che arrivasse le fiamme dolose numerose arniere di proprietà dell’azienda agricola “Florapi” dell’apicoltore Giuliano Gugliemo.
Dopo gli incendi che l’altra notte avevano colpito Monte Sorgenza e Monte Vomero, nel territorio della frazione di Castellonorato ai confini con il comune di Spigno Saturnia, è’ stato questa l’unica notizia positiva al termine di un pomeriggio infernale. Sotto ogni profilo.