FORMIA – Una corsa contro il tempo. La posta in palio è altissima: il rischio di perdere sette milioni e 220mila euro, previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, è fondato. E ad ammetterlo è lo stesso comune di Formia. Nonostante il periodo feriale ed estivo presso la ripartizione Lavori Pubblici molti – in primis il neo dirigente Giuseppe Viscogliosi – stanno facendo gli scongiuri per centrare un obiettivo che, a cuore della città e di migliaia di famiglie, costituisce il più importante intervento negli ultimi decenni a favore dell’obsoleta e datata edilizia scolastica della città: la demolizione e la ricostruzione dell’involucro dell’edificio scolastico “Vitruvio Pollione” nel marinaro rione di Mola.
Quella del comune di Formia è contro il tempo perché i fondi del Pnrr, concessi tramite la Regione Lazio lo scorso 17 febbraio nell’ambito della “Missione 4-Componente 1- Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nidi all’università”, devono essere appaltati entro il 15 settembre 2023 per garantire un nuovo look ad una delle più importanti e storiche realtà scuole di Formia e dell’intera provincia di Latina. Il comune di Formia in questi giorni si sta mobilitando perché questo termine slitti con una proroga perché è stata l’intera procedura compressata dai tempi.
L’assessorato ai Lavori Pubblici soltanto il 24 luglio ha iniziato la conferenza dei servizi (indetta con gli strumenti normativi della forma semplificata e con modalità asincroma per abbattere i termini) chiedendo i pareri di legge ai diversi enti e istituzioni preposte. Sono davvero tanti: la direzione territorio, Urbanistica e mobilità della Regione Lazio, la Soprintendenza archeologica, alle belle arti e paesaggio per le province di Latina e Frosinone, il Vigili del Fuoco di Latina e, poi, nell’ordine, lo stesso comune di Formia (Comando di Polizia Locale, ufficio patrimonio e pianificazione urbanistica) e alcuni gestori di servizio coma “A-Edistribuzione spa”, Acqualatina , Italgas e Telecom.
Sono stati invitati a rilasciare i competenti pareri di legge entro il 7 settembre, termine che dista soltanto una settimana da quello ultimo per completare l’appalto. I pareri richiesti sono stati sollecitati sulla scorta di un progetto di fattibilità che il comune ha commissionato ad un raggruppamento temporaneo di professionisti che, capeggiato dall’ingegner Stefano Polsinelli, vi hanno parte gli architetti Giulia Mantucci e Alice Leone, l’archeologo Alfredo Moraci, il perito industriale Luigi Pelino e l’ingegner Luigi Boccia. In effetti hanno terminato il loro lavoro di progettazione ed il giorno in cui il 24 luglio l’hanno trasmesso al comune – rivelano il dirigente del settore Opere Pubbliche Giuseppe Viscogliosi ed il responsabile unico del procedimento Claudio Severino Filosa – “abbiamo immediatamente indetto la conferenza di servizio. Confidiamo di avere nel termine fissato i parere di legge e, beneficiando una piccola proroga, di appaltare l’importantissima opera invitando a gara ditte e società del settore di comprovata affidabilità e bravura”.
“I tempi sono contingentati ma ce la stiamo mettendo tutta per dotare la città di una scuola ultra moderna e sicura – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Formia – Siamo riusciti, grazie alla Regione, ad intercettare questi fondi europei del Pnrr ma poi abbiamo attendere a maggio l’approvazione del bilancio di previsione. La squadra di progettisti è stata bravissima e celere e nel momento in cui ci ha consegnato la bozza di progetto è partita la conferenza di servizio che deve durare 45 giorni. Altro davvero non potevamo fare ma, a differenza del passato, contiamo di utilizzare al meglio questo finanziamento che non riguarderà la messa in sicurezza del vicino plesso ‘Edmondo de Amicis’ ”.
Nella storica struttura di via Emanuele Filiberto i lavori stanziati dal Miur (quasi un milione e 200 mila euro “congelati” dallo scoppio dell’emergenza pan dem ica) con un’integrazione di 500mila euro grazie ad un mutuo acceso dal comune inizieranno invece il prossimo settembre.
In quest’ottica la dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo “Vitruvio Pollione” ha autorizzato lo spostamento dei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia presso la succursale centrale ponendo a centinaia di famiglie un quesito: sarà la volta buona per l’apertura, dopo oltre tre anni, di questo cantiere?