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Latina / Rapper Paky al Festival Explosive, scatta la denuncia per vilipendio alla Costituzione e alle Forze Armate

LATINA – Una performance del rapper Paky durante il Festival Explosive, tenutosi giovedì sera presso lo stadio Francioni di Latina, ha scatenato una controversia legale che potrebbe avere serie conseguenze per il noto artista. Durante il suo spettacolo, Paky ha pronunciato delle parole controverse, che sono state registrate da alcuni spettatori e condivise su TikTok.

Le offese ai carabinieri

Nel video, prima di una delle sue canzoni, Paky si rivolge al pubblico con un commento offensivo: “Latina, voglio dire solo una cosa: chi non salta adesso è un c… di carabiniere pezzo di m…”. Queste parole hanno suscitato indignazione tra gli spettatori, in particolare tra i membri delle forze dell’ordine presenti per garantire la sicurezza dell’evento.

I carabinieri, colpiti da queste dichiarazioni, hanno immediatamente presentato una relazione dettagliata dell’evento. Il giorno successivo, questa relazione si è trasformata in una denuncia ufficiale nei confronti del rapper Paky. Il reato contestato è quello di “vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate”, un’accusa grave che potrebbe comportare conseguenze legali significative per l’artista.

Questa situazione ha innescato un acceso dibattito sulla libertà di espressione e sui limiti che dovrebbero essere imposti ai discorsi pubblici, specialmente da parte di figure pubbliche come i rapper. Da una parte, alcuni sostengono che le parole di Paky costituiscano un’offesa diretta alle forze dell’ordine e alle istituzioni democratiche del paese, il che richiede una risposta legale. Dall’altra parte, ci sono coloro che difendono la libertà di espressione, anche quando le parole sono offensive o provocatorie, sottolineando l’importanza di bilanciare la tutela delle istituzioni con il diritto alla critica.

Il Sindaco Celentano: “Quanto accaduto è inaccettabile”

Non è mancato l’intervento del Sindaco di Latina, Matilde Celentano, in merito a quanto accaduto allo stadio Francioni di Latina giovedì scorso: “Quanto accaduto durante l’Explosive Festival, che si è tenuto allo stadio Francioni di Latina nella serata di giovedì, è inaccettabile. Per il massimo rispetto che la comunità di Latina nutre nei confronti del corpo dei Carabinieri, come rappresentante delle istituzioni e a nome di tutta la città esprimo la massima solidarietà agli uomini e alle donne dell’Arma, prendendo nettamente le distanze dalle frasi pronunciate nei loro confronti. Alcuni di loro, tra l’altro, erano al concerto e sono stati offesi gratuitamente mentre erano al servizio della comunità”.

Senatore Calandrini: “Dichiarazioni molto gravi e ingiustificabili”

“Quanto pronunciato dal cantante Paki, durante la sua esibizione all’Explosive Festival che si è tenuto giovedì allo stadio Francioni di Latina è molto grave e non è in alcun modo giustificabile. Voglio esprimere la mia piena solidarietà alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine e dell’Arma dei Carabinieri e prendere, come rappresentante delle istituzioni, le distanze da quella frase intrisa d’odio e in alcun modo ironica o divertente”. Queste le dichiarazioni del Senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Latina.

“Nulla togliere all’evento di per sé, che ha richiamato migliaia di giovani in centro città. E’ normale che la spregiudicatezza dell’adolescenza mal si concili, a volte, con l’ingessata maturità delle persone adulte. Come credo sia normale che molti adulti non siano riusciti a percepire la portata positiva di un evento del genere. Succede da decenni e probabilmente sarà sempre così. Così come rientra nelle dinamiche della vita l’essere a volte sopra le righe da parte degli artisti. Questo tuttavia non può tramutarsi in un lasciapassare che permette di travalicare i più basilari cardini dell’educazione e del rispetto. Mentre Paki si esibiva, infatti, donne e uomini di diverse forze dell’ordine, erano attorno allo stadio per garantire la sicurezza di tutti, anche degli artisti che si stavano esibendo. Nessuna forma di denuncia, satira, critica, anche nei confronti dell’ordine costituito, può trasformarsi in un’offesa gratuita, diretta, insensata. Questi sono comportamenti dannosi, irresponsabili, ingiustificabili, che ledono le regole fondanti del vivere in società. Mi auguro che anche gli organizzatori dell’evento prendano le distanze da tali affermazioni, in caso contrario non sarebbero in alcun modo scusabili”.

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