Formia / Rifiuti abbandonati nel Parco dei Monti Aurunci, dura lettera del direttore De Marchis

Attualità Formia Sud Pontino

FORMIA -Quella agli sgoccioli è stata un’estate horribilis sul versante formiano del Parco regionale dei Monti Aurunci per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti. Il servizio spetta all’ente parco o al comune di Formia o, meglio, alla sua municipalizzata, la “Futuro Rifiuti zero”? Al direttore dell’ente parco, Giorgio De Marchis – il dirigente che sta sopperendo di fatto alla mancanza di un commissario straordinario e tantomeno di un presidente nominato dalla Regione Lazio – non interessa risolvere l’interrogativo, consapevole che l’onere spetta alla “Frz” ma, di fatto, non viene svolto come si dovrebbe.

De Marchis, alla luce dei disservizi registrati nel corso dell’ultima stagione turistica ed estiva, ha inviato una chiara lettera al sindaco Gianluca Taddeo per chiedere la convocazione di una riunione per condividere una strategia per la gestione dei rifiuti che, in particolare nel periodo estivo, diventa problematico a causa dell’aumento della presenza antropica dell’Area Protetta. Quest’anno, poi, sono stati stabiliti numeri da record in termini di presenze ma a cadenza quotidiana si sono registrate scene disdicevoli soprattutto in prossimità dei contenitori in località “Valle di Gegno”. D’estate, soprattutto nel periodo a cavallo del ferragosto, tantissimi residenti e turisti hanno scelto il versante formiano del parco regionale dei Monti ma nessuno ha pensato di voltare pagina rispetto alla gestione della raccolta dei rifiuti – nessuno ha osato ipotizzare il via ad una forma soft di raccolta differenziata – e la situazione è peggiorata.

Nella misura in cui lo mette per iscritto lo stesso direttore De Marchis: “Il servizio di raccolta è di difficile gestione in quanto tutte le soluzioni provate hanno controindicazioni: l’eccesso di rifiuti rispetto alla capienza dei cassonetti oppure l’abbandono degli stessi in caso di assenza dei cassonetti. Ci troviamo davanti ad un problema che – osserva correttamente il direttore De Marchis – ha una forte implicazione culturale e per il quale dovrebbe essere programmata una campagna di sensibilizzazione da parte degli enti coinvolti e del gestore della raccolta dei rifiuti. Tuttavia, dovrebbero essere pianificate anche attività mirate ad una corretta gestione degli stessi valutando le opportune scelte organizzative e verificando la possibilità di installare sistemi di raccolta dei rifiuti innovativi e sostenibili contestualmente all’installazione di sistemi di videosorveglianza”.

Da qui l’unica soluzione-richiesta a disposizione dell’ente Parco regionale dei Monti Aurunci, quella di chiedere un incontro “coinvolgendo i settori competenti dell’amministrazione comunale che riterrà opportuno per condividere – ha concluso il direttore De Marchis – le azioni da intraprendere”.

Ma senza attendere l’inizio dell’estate 2024.