FORMIA – Va migliorata la gestione della raccolta dei rifiuti sul territorio del versante formiano del Parco Regionale dei Monti Aurunci ma nessuna critica all’operato della Futuro Rifiuti zero. A sostenerlo è il direttore dell’ente Parco dei Monti Aurunci Giorgio De Marchis all’indomani della presentazione di una lettera al sindaco di Formia Gianluca Taddeo in cui sollecitava, di fatto, un miglioramento del servizio dopo che nel corso dell’ultima stagione estiva e turistica il territorio montano del comune aveva registrato – come ogni anno durante la stagione estiva – un aumento della presenza antropica.
Il direttore dell’ente Parco sostiene ora che la “ricostruzione dell’articolo si discosta totalmente dal contenuto della nota inviata al comune, stravolgendone il senso e arrivando a conclusioni che non trovano riscontro nella lettera. Insomma l’ente parco, nonostante la situazione di quest’estate abbia detto leggermente il contrario, afferma ora di non aver mai espresso un giudizio negativo sull’operato della società municipalizzata che gestisce il ciclo dei rifiuti nei comune di Formia e Ventotene.
Dopo averlo detto nella lettera al sindaco di Formia Taddeo, il direttore De Marchis ribadisce, tuttavia, la necessità di potenziare la “collaborazione costante tra l’ente parco e Futuro Rifiuti Zero. Nel corso delle ultime settimane il gestore dei rifiuti del comune di Formia ha intensificato l’attività di raccolta in area parco e, su richiesta dei Guardiaparco, ha posizionato di nuovo i contenitori temporaneamente ritirati per fare fronte all’aumento dei rifiuti conferiti nei giorni di ferragosto”.
Dopo aver scritto al comune, De Marchis ha sollecitato un incontro anche all’amministratore unico della Frz Raffaele Rizzo “per coordinare le azioni e trovare soluzioni per risolvere il problema che ogni anno si ripresenta nonostante l’impegno e gli sforzi di tutti i soggetti istituzionali coinvolti”.
Insomma “lo spirito della lettera è improntato alla collaborazione ed al rispetto istituzionale e nulla ha a che vedere con le accuse che emergono nell’articolo al punto che la Futuro Rifiuti Zero non è mai citata nella missiva inviata”.