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Formia / Criticità della macchina amministrativa dopo due anni, ne parla la consigliera Arnone

FORMIA  – “Negli ultimi due anni sono venute a galla tutte le criticità della macchina amministrative del Comune di Formia, e la cosa è cosi evidente che lo stesso sindaco Taddeo si era prefissato fin dalla scorsa campagna elettorale l’altisonante riorganizzazione della macchina amministrativa come prima missione da perseguire ma, passati due anni, il risultato sembra essere il solito topolino partorito dalla montagna. Nel corso degli ultimi anni il personale è passato dalle 265 unità del 2017 alle 165 unità del 2023, e stanno inevitabilmente diminuendo ancora di più alla luce delle recenti scelte dei funzionari di accettare altri incarichi (e qui sarebbe anche da chiedersi il motivo di questo fuggi fuggi dal Comune nell’ultimo biennio) e di nuovi pensionamenti all’orizzonte. Una minima risposta è stato l’espletamento di un concorso durato circa due anni per un solo dirigente” . E’ il commento al quale dà vita in una nota, la consigliera di Guardare Oltre, Imma Arnone –  a margine della notizia dell’elenco del “fabisogno”di personale al Comune di Formia.
“A ciò si aggiunge – continua la consigliere di Guardare Oltre Imma Arnone – l’evidente problema sicurezza e legalità della città di Formia, come dimostrano anche gli episodi delle ultime settimane. Considero una scelta scellerata da parte di questa amministrazione l’aver ridotto a semplice servizio il Comando della Polizia Municipale, con la percezione sempre più diffusa da parte della cittadinanza di una sicurezza urbana ridotta ai minimi termini, con molti disservizi e l’impressione di un controllo del territorio molto limitato nella stagione estiva trascorsa. In questo caso la mancata approvazione del PIAO ha comportato l’impossibilità di assumere i vigili stagionali, arrivando al paradosso della richiesta in prestito di personale da altri comuni vicini, lautamente pagati dai nostri concittadini”.
Molto dannosa per le casse comunale è inoltre l’esternalizzazione dei servizi legali, sembra una cosa di poco conto, ma il Comune aveva un ufficio, quello dell’Avvocatura comunale, che è stato fortemente ridimensionato da questa amministrazione con una chiara scelta politica a favore di professionalità esterne che di volta in volta vengono chiamate a difendere il Comune. Questa maggiorazione dei soldi spesi  inevitabilmente comporta che la coperta sia più corta su altri capitoli di bilancio che sicuramente sarebbero più utili al benessere dei cittadini come per esempio i lavori pubblici o servizi alla cittadinanza.
Queste criticità nella gestione della macchina amministrativa ci stanno molto a cuore – afferma Imma Arnone che su questi temi ha presentato una interrogazione – anche perché potrebbero implicare un rallentamento significativo tanto dei progetti Pnrr, quanto per l’ordinaria amministrazione, e perché soprattutto queste scelte politiche non semplificano assolutamente la vita quotidiana dei cittadini formiani”.

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