MINTURNO – “Nel prendere atto delle dichiarazioni del dirigente nazionale, Livio Pentimalli, e di quelle del coordinatore comunale, Vincenzo Fedele, quale capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia auspico che le questioni personali vengano messe definitivamente da parte per l’unità del partito e per il raggiungimento degli obiettivi prefissi in campagna elettorale. Non è il momento dei personalismi, non è il momento degli attriti, questo è il momento di lavorare: lo dobbiamo agli elettori, ai tantissimi militanti che ci hanno sostenuto, a noi stessi e anche a chi non ci ha votato”. Lo dichiara Pino D’Amici, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Minturno, intervenendo nella disputa interna al partito.
“Occorre fare sintesi – continua l’esponente del centrodestra – occorre cogliere l’aspetto positivo di tutti i membri del partito in quanto ciascuno di noi ha potenzialità positive e negative; ciascun componente del direttivo, soprattutto chi ha compiti di indirizzo, deve agire come il <buon padre di famiglia> e deve imparare a cogliere le risorse dei militanti e a valorizzarle al massimo, anche se provengono da soggetti nei confronti dei quali non si nutre una particolare simpatia.
E’ un momento storico particolare perchè siamo in opposizione nel nostro comune – e qui resteremo, senza spostarci di un centimetro! – e in Provincia, ma il nostro partito governa la regione e molti comuni. Dobbiamo approfittare del buon lavoro che stanno svolgendo i nostri consiglieri regionali e i nostri assessori – si veda il risultato ottenuto da Elena Palazzo con il trasporto marittimo e l’impegno profuso sul territorio dall’On. Enrico Tiero – e dobbiamo sfruttare la loro disponibilità per la risoluzione dei problemi del nostro territorio (mare, turismo, sanità, commercio, etc), che, per tanti anni, sono stai messi da parte, come quando si nasconde “la polvere sotto il tappeto”.
Se vogliamo allargare l’orizzonte e se veramente vogliamo che FDI abbia un ruolo centrale nel futuro del nostro Paese, dobbiamo ritornare a quell’unità che ci ha distinti nelle ultime due campagne elettorali e che è stata la nostra forza, tanto che ci ha consentito di ottenere risultati che sono andati oltre le aspettative; solo così sarà possibile aprire un tavolo di confronto con le altre forze politiche e far valere la nostra forza e le nostre proposte.
Accolgo con favore la proposta del sindaco di Latina, Matilde Celentano, di modificare “lo Statuto dell’Ato 4” circa la nomina del Presidente: ritengo che risponda a un principio di democrazia diretta che detta carica carica costituisca il frutto di un’elezione dei membri dell’assemblea e non sia un “ruolo spettante di diritto” al Presidente della Provincia, soprattutto in questo momento in cui l’attuale presidente non più espressione della maggioranza dei sindaci”.