GAETA – L’imminente rilascio di una concessione, per i prossimi 50 anni, di un terreno di 5000 mila metri quadrati di proprietà del comune di Gaeta alla fondazione “Nicola Del Roscio” per continuarvi a realizzare specificatamente un orto botanico all’interno del parco urbano di Monte Orlando continua a provocare dubbi e perplessità. Soprattutto dopo la decisione del consiglio comunale che, alla vigilia della pubblicazione di un doveroso bando pubblico, ha preso atto della richiesta del legale della fondazione, l’avvocato Mirko Di Biase, di avere la gratuita diosponibilità dell’immobile per il prossimo mezzo secolo in cambio del rifacimento – per un importo di 230mila euro – di un muro di contenimento crollato durante il contratto di locazione di nove anni iniziato nel 2014.
A monitorare le dichiarazioni dell’avvocato Di Biase è ora il portavoce di Gaeta del Movimento Cinque Stelle, Simone Avico, dopo la piccata risposta del legale al dirigente cittadino di Demos, Franco De Angelis, che aveva denunciato l’esistenza di “saldi e regalie” da parte dell’amministrazione Leccese.
“Prendiamo atto che la fondazione ‘Nicola Del Roscio’, tramite il suo legale, in un intervento reso noto dalla stampa – ha esordito Avico – ha preferito sviare i dubbi che in questi giorni le opposizioni consiliari e non, tra cui il Movimento 5 Stelle in un preciso documento, hanno posto circa l’affidamento per 50 anni dell’orto botanico”.
Il movimento grillino ha deciso di rivolgere nei confronti dell’amministrazione comunale e della fondazione “Del Roscio” un messaggio ben preciso: “Non condividiamo e non lasceremo mai passare il messaggio che beni pubblici siano gestiti con queste modalità che esulano dall’interesse della collettività. La Fondazione Nicola Del Roscio, inoltre, ci fa sapere che da domani dirigerà le proprie risorse esclusivamente verso enti e associazioni: è bastato porre delle semplici domande per scatenare reazioni così di bassa lega? E’ lecito, alla luce di ciò, chiederci se le iniziative portate avanti in questi anni erano finalizzate esclusivamente all’ottenimento del terreno in questione?”.
“Dalla stessa Fondazione, inoltre, prendiamo atto – rincara la dose Avico – di un significato di beneficenza del tutto personalistico, dal momento che ne questa, ne tantomeno l’amministrazione, oggetto alquanto più rilevante, hanno previsto durante il periodo di affidamento un numero di giornate ben preciso dedicato all’apertura dell’orto botanico. E’ un sito, quindi, che sarà visitato solo dai più fortunati nelle rarissime giornate in cui il proprietario lo concederà”.
Nel mirino del M5s c’è soprattutto la stessa amministrazione comunale di Gaeta alla quale ha rivolto un quesito: “Si è posta il problema di come nei prossimi 50 anni la Fondazione continuerà il proprio percorso e, se, con quali fini lo farà?” . Non è finita. La servitù di passaggio, come da prassi, si consoliderà anche dopo i 50 anni e “condizionerà qualsiasi progetto futuro a vantaggio del privato? Che esigenza c’era di costituire una servitù di passaggio quando la proprietà di Nicola Del Roscio è adiacente al terreno oggetto dell’affidamento?”.
“Probabilmente, o quasi, i nostri dubbi non saranno chiariti, ma dal momento che lo stesso legale non ha mancato di evidenziare quanto la fondazione ‘Nicola Del Roscio’ – conclude Avico – abbia in questi anni effettuato beneficenza verso la città di Gaeta. Se quest’ultima non necessita di regalie da parte di chicchessia, l’amministrazione comunale scelga di rinunciare al nuovo affidamento e restituisca l’ormai noto orto botanico, come la stessa Fondazione, tra l’altro, ha addirittura da tempo scritto ed evidenziato nel proprio sito. Avanziamo ai diretti interessati questa proposta che darebbe sì lustro a un terreno che tornerebbe, piuttosto, nella completa disponibilità della cittadinanza tutta”.