Gaeta / “Itinerari d’arte” al servizio della ricerca scientifica per la fibrosi cistica [VIDEO]

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GAETA – L’arte, nella sua infinita multidisciplinarietà, oltre a far bene, aiuta a perseguire il bene. Non è assolutamente un gioco di parole ma l’obiettivo perseguito nel corso dell’estate dalla vivacissima associazione culturale “Caje” e dal bar “La Villa” di Gaeta con l’apprezzato patrocinio del Comune conferma come le diverse espressioni artistiche del territorio quando vengono precettate diventano un “must” per inseguire obiettivi umanitari e benefici.

La chiamata alle armi è avvenuta dalla presidente di “Caje” Teresa Uttaro quando in strettissima collaborazione con la generosa Antonietta D’Ovidio del bar “La Villa”, l’inesauribile gallerista formiana Anna Mazzella e la dottoressa Pina Sciarra (nelle veste quest’ultima di “brava conduttrice”), ha deciso di “fare qualcosa” per ricordare la sorella, Caterina, scomparsa prematuramente a soli 53 anni nel 2019 a causa di un’assassina forma di fibrosi cistica. E così che sono state allestite una serie di iniziative, denominate “Itinerari d’arte” , con lo scopo di avviare un’azione di sensibilizzazione e di inform azione su questa patologia e di raccogliere fondi a favore, la fondazione italiana contro la fibrosi cistica e l’”Officium Lazio” di stanza presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma, di coloro che sono da anni in prima fila per metterla , grazie al finanziamento di nuove cure e terapie, all’angolo.

E’ scaturita la nascita di un joint venture, culturale e volontaristica, che ha avuto come vivace epicentro il bar della signora Antonietta e del marito a pochi passi da piazza Traniello, ai piedi della restaurata “Favorita” borbonica. A fare il resto ci ha pensato l’infinita Anna Mazzella. E così che dal 5 agosto ha chiesto ed ottenuto l’adesione ad esporre dei più importanti pittori e artisti residenti ed operanti sul territorio del Golfo. Ma con una peculiarità. Dovevano essere tutti uomini. E quindi hanno accettato l’invito, tra i tanti, Domenico Purificato, Giuseppe Supino, Normanno Soscia, Salvatore Bartolomeo, Tito Rossini, Antonio Miele, Giovanni Simeone , Antonio Sicurezza e Erasmo Ranucci.

Il passaggio delle consegne con un gruppo di artiste donne c’è stato il 24 agosto quando in occasione di una serata, allietata dall’esibizione della cantante Silvana Giuliano e da un bravissimo imitatore di Totò qual è Umberto Del Prete, hanno cominciato la loro esposizione , tra le altre, Liliana Farina Chiota, la collega Brunella Maggiacomo, Maria Teresa Pepoe, Mina Ranucci e la bravissima ceramista Raffaella Fusciello.

L’esposizione è terminata sabato scorso, 2 settembre quando questo sforzo organizzativo e benefico ha conosciuto un suo applaudito e commosso epilogo grazie ad una serata nei confronti della quale il primo “grazie” sarebbe arrivato, soprattutto per len ire le sofferenze di coloro si sono ammalati di fibrosi cistica, da parte della compianta Caterina Uttaro. Sua sorella Teresa è stata altrettanto brava ad inserire gli occhi verdi e lo sguardo di Caterina in vita sulla locandina che pubblicizzava la serata sapientemente presentata dalla generosa Pina Sciarra.

Vi hanno partecipato, tra gli altri, il noto cabarettista televisivo e teatrale Gabriele Marconi, la cantante Carmen Chirico, il coro “Choralia” diretto dal professor Alfonso priori e, in rappresentanza dell’”Officium Lazio” di Roma, la dottoressa Silvia Ranocchiari. Il ricavato di quanto raccolto – “Un prima e piccola goccia in un mare ancora da esplorare” – a margine delle iniziative svolte quest’estate servirà ora per finanziare la lotta alla fibrosi cistica presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma a cui si è aggiunto quello derivante dall’asta organizzata per la vendita di alcuni dipinti messi a disposizione da Luigi Lagni, Sonia Carpenet e Vittorio Caterina. 

Un bilancio , effettuando un focus sulle difficoltà effettuate ma anche sulle prospettive future, sugli “Itinerari d’Arte” 2023 è stato tracciatoi nelle interviste video allegate dalla moderatrice Pina Sciarra, dalla presidente di “Cajè” Teresa Uttaro e dalla gallerista Anna Mazzella. Quest’ultima ha un sogno da concretizzare già nel 2024: allargare il coinvolgimento dei più importanti artisti del Golfo per sostenere la ricerca contro la fibrosi cistica e tentare di dare un carattere itinerante alla rassegna perché dal quartiere medioevale di Gaeta approdi anche negli altri centri del sud pontino, da Itri a Minturno e C astelforte pasando naturalmente per Formia e Scauri

Ma non è finita. La bellezza si vive anche a tavola ed un bellissimo e innovativo ristorante-macelleria al civico 18 nella vicina Faustina. Il patron di “Stato Brado”, il giovane imprenditore Alesandro Camelio ha deciso di trasformare in suo locale (arricchendolo ulteriormente) in una galleria. Vi vengono esposti 12 dipinti di alcuni dei più raffinati e sensibili artisti del sud pontino. Sono in vendita con una carattteristica speciale – come spiega Camelio nell’intervista video allegata – Il 2% del ricavato andrà alla fondazione italiana contro la fibrosi Cistica –“Officium Lazio” . Avrebbe fatto la stessa cosa Caterina con i suoi lavori realizzati – ci ha rivelato la sorella Teresa – quando “era assorta nei suoi pensieri…”.

PHOTOGALLERY

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Intervista a Teresa Uttaro, presidente associazione culturale “Cajè” Gaeta

 

Pina Sciarra, moderatrice 

 

Intervista al ristoratore Alessandro Camelio