FROSINONE – La criminalità che agisce in provincia di Frosinone si è evoluta ed al fianco dei suoi tradizionali campi d’azione ha iniziato ad operare in maniera strutturata ed assistita nel campo finanziario, puntando in maniera scientifica sui crediti d’imposta. Per questo la Guardia di Finanza ha aumentato del 20% il personale investigativo destinato alla provincia di Frosinone ed ha costituito un pool per il Sud Lazio formato da elementi del Servizio Centrale Operativo e dei comandi di Frosinone e Latina.
Lo ha detto il generale di corpo d’armata Bruno Buratti, comandante interregionale per il Centro Italia della Guardia di Finanza, incontrando questa mattina a Frosinone il comandante provinciale Cosimo Tripoli. “Non siamo in presenza di frodi improvvisate. La collaborazione di professionisti compiacenti è un’evidenza” ha detto il generale, evidenziando “i risultati ottenuti in Ciociaria attraverso l’adozione di misure come le interdittive antimafia, la dichiarazione di incapacità di trattare con la Pubblica Amministrazione ed il divieto di esercitare attività d’impresa”.
Segnali preoccupanti vengono registrati dalla Finanza nei settori della ristorazione, della vendita di carburanti, autotrasporto ed autorivendite “nei quali in provincia di Frosinone c’è una particolare tendenza all’infiltrazione”. Le indagini hanno registrato un ritorno dell’attività legata all’usura.