SUD PONTINO – Sono diversi i consumatori residenti nei comuni del sud pontino che hanno avviato mirate e specifiche iniziative risarcitorie contro alcune società distributrici, e non sul venditore, di energia elettrica per vedersi riconosciuti i danni provati quest’estate a causa del cosiddetto sbalzo di corrente ai danni di alcuni elettrodomestici. Lo rivela la Confconsumatori provinciale di Latina dopo un provvedimento risarcitorio davvero rivoluzionario, con cui un utente ha beneficiato di un risarcimento danni, pari a 10mila euro, dopo aver subito danni non solo ai tradizionali elettrodomestici ma anche ad una caldaia, ad un impianto fotovoltaico, ad alcuni condizionatori e al videocitofono.
La Confconsumatori ha dimostrato con successo in sede risarcitoria che quando si verificano danni dovuti a episodi di sovratensione, la responsabilità ricade direttamente sulla ditta distributrice del servizio elettrico, e non, appunto, sul venditore dell’energia. A fare il resto è stato un perito dell’assicurazione che, al termine di un sopralluogo nella casa dell’utente, ha valutato la documentazione fornita, inclusi i preventivi per il ripristino e l’acquisto degli elettrodomestici compromessi dal disservizio. La società distributrice dell’energia elettrica, alla fine, ha riconosciuto al cittadino un risarcimento dei danni pari a circa 10mila euro.
Per la Confcosumatori senza la necessità di ricorrere ai tribunali, dunque, al cittadino è stato giustamente riconosciuto il diritto al rimborso di tutte le spese sostenute per rimettere in sesto i propri impianti. Ma perché questo avvenga è necessario documentare il proprio danno con fatture di acquisto o riparazione e farsi assistere per l’avvio della pratica di risarcimento nella immediatezza dell’accaduto. Un fatto è certo: questo provvedimento risarcitorio ai danni della società di distribuzione rappresenta un segnale positivo nei confronti degli utenti.