GAETA – Dopo due giornate di pre-allerta è rientrato l’allarme lanciato domenica mattina nel mare del litorale di Sant’Agostino a Gaeta quando un bagnante impegnato in un’ attività di snorkeling aveva segnalato la presenza di due presunti ordigni bellici a circa 100 metri dalla costa su un fondale di 2 metri.
Lo specchio di mare antistante il lido “Mino Group” era stato interdetto alla balneazione, alla navigazione e a qualsiasi attività di pesca e sul posto erano intervenuti gli agenti del locale Commissariato e quelli della Guardia Costiera. Soltanto una più meticolosa immersione del sub del porto di Gaeta Salvatore Gonzales ha accertato l’entità di quegli oggetti metallici affiorati dal fondale sabbioso: erano due mine antiuomo, di fabbricazione tedesca, che, risalente alla seconda guerra mondiale, era state disseminate dagli ex alleati nelle fasi di ritiratata nella primavera del 1944.
E così che martedì la Guardia Costiera di Gaeta ha garantito il cordone di sicurezza necessario al nucleo sminamento difesa “Anti Mezzi Insidiosi” di Napoli che, dopo aver reso disinnescato i residuati bellici, li ha trasportati in una zona di mare aperto dove sono stati fatti brillare in completa sicurezza.
Un altro analogo ritrovamento di un residuato bellico c’era stato il 22 luglio 2021 a poca distanza: una mina antiuomo era stata rinvenuta praticamente sulla spiaggia del Grand Hotel “Il Ninfeo” per essere disinnescata alcuni giorni più tardi dagli specialisti del 21° reggimento genio Guastatori dell’Esercito. E anche in quella circostanza furono affiancati dagli agenti della Guardia Costiera di Gaeta.