MINTURNO – Provocherà un vespaio di polemiche, ai diversi livelli e longitudini del suo partito, Fratelli d’Italia, l’intervista – che è un mero atto d’accusa – che ha voluto rilasciare il componente dell’assemblea nazionale del partito di Giorgia Meloni (ed ex assessore ai servizi sociali ed ex consigliere comunale di Minturno) Livio Pentimalli.
Ha deciso di parlare “dopo mesi di sofferto silenzio” dopo aver partecipato nei giorni scorsi a Roma proprio ai lavori del parlamentino nazionale di Fdi dove ha ottenuto quanto inseguiva da tempo: entro il 30 settembre va concluso il tesseramento 2023 – che peraltro è iniziato il 1 gennaio – e entro la fine dell’anno va celebrato il congresso comunale di Minturno. L’oratoria e le gestualità di Pentimalli davanti ad una telecamera sono conosciute ed il suo pensiero l’ha esplicitato nell’intervista video allegata in cui, vestendo i panni del don Chisciotte (“non lo so se forse anche contro i mulini al vento ma spero di sbagliarmi”), chiede che Fratelli d’Italia di Minturno “torni ad essere un partito dove, anche grazie ad una salutare dialettica interna, si faccia politica, si denuncino tutte le inadempienze e le illegittimità commesse sinora dall’amministrazione del sindaco Gerardo Stefanelli e si proponga un’idea di una Minturno diversa e migliore rispetto a quella esistente”.
Livio Pentimalli si fa e pone una domanda: “E’ possibile che noi dirigenti e attivisti davanti a diverse inchieste penali, piccoli e grandi, non possiamo dire la nostra quando il nostro ex coordinatore partecipa ad alcuni incontri con il sindaco Gerardo Stefanelli pontificando il suo operato?”.
Il consigliere nazionale di Fdi non è tenero nei confronti proprio di Vincenzo Fedele che, dopo avere avuto la possibilità di candidarsi alle regionali, aver pubblicizzato la sua nomina a commissario straordinario dell’ente parco Riviera d’Ulisse (“lo sapeva anche lui che lo stavano prendendo in giro”) e aver ottenuto grazie al comando di lavorare nella segreteria del presidente della commissione Sviluppo economico Enrico Tiero (“dopo averlo demonizzato durante l’ultima campagna elettorale regionale”), ci ha ridotti a niente.”. Pentimalli alza la voce quando ricorda la decisione di Fedele di aver “sospeso” l’attività di Fdi “ibernando, sospendendo il ruolo del coordinamento comunale del partito”.
Da qui la richiesta di “andare a capo”, attraverso il tesseramento e lo svolgimento del congresso cittadino, ma “senza Vincenzo Fedele perché, ragionando e coniugando sempre il verbo alla prima persona singolare, ha dimostrato di non essere all’altezza di un compito, importante, di guidare un partito che gli ha dato tanto ma non ricevendo quanto meritava”.
E poi una rivelazione su Fedele: “Ho provato a far da paciere tra lui ed il nostro capogruppo consiliare, l’avvocato Pino D’Amici. Mi aveva dato una serie di appuntamenti. Sto ancora attendendo una risposta se vederci o meno”.
Pentimalli non è d’accordo nel corso dell’intervista quando gli viene posto il problema dell’esistenza di un deficit di affidabilità e di esperienza da parte della classe dirigente di Fdi, soprattutto nelle singole realtà territoriali periferiche. “Ma non scherziamo – ribatte – noi facciamo politica e prendiamo gli schiaffi da quando abbiamo i pantaloncini corti e quando possiamo ci difendiamo pure. Il problema è a Latina e nel comune capuologo. Hanno estromesso i nostri rappresentanti nelle Giunte al comune di Gaeta e Itri. Lei ha visto una vera presa di posizione di condanna di queste ingiustificate esclusioni? A me non risulta. E lo sa perché? Il centro destra doveva andare unito al comune di Latina per eleggere Matilde Celentano. Ma noi che c’entriamo”.
L’ex assessore Pentimalli conclude la sua intervista analizzando le ragioni, “l’unica ragione” a suo dire , sulle divisioni esistenti a Minturno nel centro destra: “E’ vero, lo schieramento non c’è così come non c’è a Formia nonostante qualche tentativo a ricucire promosso a tal riguardo dall’ex assessore Gianni Carpinelli. Il centro destra non può essere unito – Fdi di Minturno da anni dialoga proficuamente con la Lega – nel momento in cui nell’amministrazione Stefanelli ci sono il Pd e Forza Italia ed quest’ultima, attraverso il senatore Claudio Fazzone, sostiene il nostro sindaco quale presidente dell’amministrazione provinciale di Latina. E che fa il mio partito? Niente”.
INTERVISTA video Livio Pentimalli, componente assemblea nazionale Fratelli d’Italia