VENTOTENE – Quando il corteo si è snodato verso il cimitero sovrastante la spiaggia di Cala Rossano a Ventotene piuttosto che dirigersi verso il vicino palazzo municipale di piazza Castello, un po’ tutti – residenti e gli ormai pochi turisti presenti – hanno tirato un sospiro di sollievo. Nessuno, tranne forse il solo sindaco Carmine Caputo e naturalmente le forze dell’ordine locali, sapeva dell’arrivo da Formia di un corteo dove in un solo colpo c’erano letteralmente la Procura della Repubblica ed il Tribunale di Cassino in versione itinerante sulla seconda isola.
Sono trapelate poche e scarne informazioni ma quella compiuta mercoledì – quando era appena iniziato il consiglio comunale di Ventotene – è stata una breve ma intensa visita istituzionale. A parteciparvi e a guidarla sono stati essenzialmente il capo della Procura di Cassino, Luciano D’Emmanuele, con un numero importante di sostituti procuratori, il presidente facente funzioni del Tribunale Massimo Pignata ed una serie di collaboratori.
Il momento più alto di questa trasferta – come detto – c’è stato nel piccolo cimitero dell’isola dove è stato commemorato Altiero Spinelli, uno dei tre autori del “Manifesto di Ventotene” che, profeta autore della necessità di un’Europa libera ed unita, aveva espresso il desiderio di essere sepolto nell’isola in cui è stato confinato negli anni più bui della seconda guerra mondiale. Il procuratore D’Emmanuele ed il presidente Pignata hanno voluto che a questo momento ci fosse anche il sindaco di Ventotene, Caputo, che – come detto – stava partecipando al consiglio comunale quando è piombato questo corteo di magistrati iperscortato.
A questa visita hanno partecipato anche i comandanti del gruppo di Formia della Guardia di Finanza, il tenente colonnello Luigi Galluccio, della Compagnia dei Carabinieri, il maggiore Michele Pascale (con i rispettivi responsabili della locale stazione e brigata) e l’appena arrivato comandante della Capitaneria di porto di Gaeta, Biagio Mauro Sciarra.