GAETA – Non è il solo assessore ai Lavori Pubblici del comune di Gaeta Simone Petruccelli a “metterci la faccia” sui discussi lavori di riqualificazione del molo Santa Maria nel quartiere medioevale di Gaeta S.Erasmo. A deciderlo di farlo con un pizzico di intelligente ironia sono ora anche i gruppi consiliari di minoranza del Pd, di “Gaeta Comunità di Valore” e “Insieme con Silvio D’Amante”. Alla vigilia dell’ingresso in consiglio di Franco De Angelis al posto del dimissionario ex sindaco D’Amante hanno sottoscritto congiuntamente, un nuovo documento indirizzato alla Segretaria Generale Patrizia Cinquanta in cui chiedono di far luce su nuove “nebulosità” e sulle “stranezze” che su “questo cantiere eterno sembrano davvero non avere fine”.
Le minoranze nei mesi scorsi avevano lamentato alla stessa segretaria Cinquanta ed in un esposto alla Guardia di Finanza del gruppo di Formia l’assenza di una copertura finanziaria che avrebbe impedito – “in un comune normale ma Gaeta non lo è” – di mandare a gara una simile opera pubblica, l’assenza di pareri vincolanti per l’ottenimento del finanziamento regionale (peraltro, nonostante questo, accertato, dunque messo a bilancio) ed una serie di altre carenze di ordine tecnico che avrebbero consigliato un atteggiamento più prudente”.
I consiglieri Emiliano Scinicariello, Sabina Mitrano e la lista “Insieme con Silvio D’Amante” nei giorni scorsi avevano appreso dell’atto di transazione col quale la Giunta Leccese decideva la rescissione del contratto tra la ditta aggiudicatrice e il Comune di Gaeta.
“Verificando tutti gli atti relativi chiedemmo – ricorda il capogruppo Dem Scinicariello – formalmente al Segretario Generale di inviare tutto alla Corte dei Conti. Oggi, un’ulteriore verifica su questa vicenda dell’Atto di Transazione ci fa scoprire altre “sorprese”. Anzitutto, se viene risolto il contratto con la ditta aggiudicatrice e le si restituiscono i costi per la stipula del contratto e quelle per la partecipazione alla gara, come ad esempio le spese per il progetto delle migliorie e per la stipula della polizza provvisoria, significa solo una cosa: l’Amministrazione Comunale di Gaeta ha ammesso le proprie responsabilità anche nella fase negoziale, cioè nella fase di gara, motivo per cui la gara stessa deve essere revocata! Quindi, a seguito della transazione e alla risoluzione contrattuale con la ditta, nessun altro atto amministrativo può essere ritenuto ammissibile se non quello di una nuova gara d’appalto”.
Per questo stesso motivo le tre forze di minoranze di centrosinistra ritengono come “sia da escludere categoricamente – poiché illegittima – la possibilità dell’interpello mediante scorrimento della graduatoria”.
Ma a dire dei tre gruppi di opposizione ci sarebbe altre stranezze “che vorremmo ci fossero spiegate, sia dal Segretario Generale, cui è rivolta la nostra nota, ma anche dal solerte Assessore ai Lavori Pubblici Simone Petruccelli, messo in conoscenza alla stessa, il quale afferma di volerci mettere anch’egli la faccia”. Una di queste stranezze è quella della restituzione alla ditta delle spese sostenute. I lotti 2 e 3 sono definiti “indipendenti e autonomi”. Il lotto numero 2 è quello dei lavori “lato mare”, finanziato dall’Autorità Portuale (“e non capiamo perché il contratto di questo lotto sia stato risolto”), mentre il lotto numero 3 è quello dei lavori “lato strada”.
“Quasi tutti i lavori svolti sinora sarebbero quelli eseguiti sul lotto numeroi 2, eppure vengono restituite le spese contrattuali del lotto numero 3, ed anche gran parte del Sal liquidato fa riferimento a questo lotto. Questo resta francamente un mistero” – tende a sottolineare il capogruppo Dem Scinicariello.
Ultimo enigma: il lotto numero 2 risulterebbe finanziato con somme che l’ex Autorità Portuale del Lazio avrebbe erogato al Comune di Gaeta per i lavori di riqualificazione del marciapiede nel tratto tra Villa delle Sirene e Corso Cavour, “e quindi per un altro intervento!” I questi finali del Pd, di “Gaeta Comunità di Valore” e di “Insieme con Silvio D’Amante” sono i seguenti: “L’Amministrazione Comunale avrà chiesto preventiva autorizzazione all’Autorità di Sistema Portuale per il diverso utilizzo delle somme stanziate dalla stessa? Non lo sappiamo, ma visto tutto quello che è finora accaduto è lecito dubitare. Speriamo che anche in questo caso qualcuno ci metta la faccia e ci risponda”. L’assessore ai Lavori Pubblici Simone Petruccelli ora lo sa..