GAETA – Che un ascensore non funzioni in una struttura pubblica, ci sta anche se non dovrebbe essere così. Che un impianto di sollevamento delle persone sia inutilizzabile in un edificio “sensibile” qual è quello dell’ex Convento dei Cappuccini di Gaeta – sede di importanti servizi a favore di fasce sociali disagiate rappresentate da anziani e disabili – non è più tollerabile.
Si stanno ormai rinnovando a cadenza quotidiana le proteste dei numerosi cittadini che frequentano quella che è, nonostante tutto, la sede del distretto 5 dell’Asl. E una petizione è in fase di definizione con principale destinataria la direttrice generale dell’Asl Silvia Cavalli. Le fanno rilevare quella che al momento è una palese violazione della legge 104/1992 che stabilisce, tra le altre condizioni, che le persone portatrici di handicap non possono essere escluse in nessun caso dall’utilizzo di servizi usufruiti da ogni cittadino.
Di conseguenza stabilisce, inoltre, in tema di barriere architettoniche, che la normativa di riferimento vigente in materia sia rispettata sempre e comunque nelle strutture sanitarie e socio assistenziali. Se per molti fare i gradini delle scale, salire sui marciapiedi o camminare su strade sterrate e non lastricate, sono azioni non particolarmente difficoltose, per molte altre persone non è così semplice. Nell’ex convento dei Cappuccini si è creata una vera e propria diseguaglianza. Da almeno cinque mesi.
Diversi cittadino disabili lamentano l’impossibilità di accedere ad alcuni spazi sovrastanti della storica struttura religiosa: l’unico ascensore che permette l’accesso al primo piano è “ fuori servizio“ oramai da tempo impedendo, in concreto, gli spostamenti o la fruizione dei servizi a persone che hanno difficoltà motorie o sensoriali.
Se al piano Terra sono allocati un ambulatorio di fisiokinesiterapia ed alcune attività consultoriali rivolte alla donna ed al bambino, al primo piano, oggi “proibito” ai soggetti portatori di handicap, la struttura è sede del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università “ Sapienza “ di Roma, frequentata da centinaia di studenti e dai loro familiari, in particolar modo in occasione di eventi di fine corso di studi, ovvero in occasione di sedute di esami di laurea. L’ascensore guasto continua ad essere una iattura in considera alla destinazione d’uso di questo piano dell’ex convento dei Cappuccini: è strutturato con una serie di aule didattiche utilizzate a volte anche per incontri scientifici e convegni medici.
“Per perseguire un continuo miglioramento dell’accessibilità, della qualità dei servizi offerti alla cittadinanza in sinergia con tutte le forze sociali presenti sul territorio del sud pontino, il Distretto 5 dell’Asl di Latina – si legge nella petizione alla dottoressa Cavalli – nel 2021 ha valorizzato la collaborazione delle risorse di ‘sussidiarietà solidali disponibili’ realizzando, sullo stesso piano, un Museo sulle arti sanitarie e sulla bioetica ed una Biblioteca scientifica”.
Ed ancora: “Questi spazi sono quotidianamente fruibili dagli aspiranti infermieri ma sono disponibili ad accogliere anche visitatori e scolaresche che ne fanno richiesta secondo procedure di accesso stabilite da specifico Regolamento disposto all’epoca dalla Direzione del Distretto. Questi spazi, aule e locali dedicati alla formazione, informazione, conoscenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio strumentario sanitario e culturale intrinseco alle origini dell’ospedale “ Monsignor Di Liegro “ di Gaeta possono accogliere ogni cittadino purchè non sia affetto…da disabilità. L’unico ascensore utile per recarsi al primo iano è da diversi mesi fuori servizio e “ad oggi, non si hanno notizie sull’imminente o prossimo ripristino del suo funzionamento”.
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