LATINA – Sono aumentati a dismisura durante l’ultima stagione turistica i reati ambientali lungo il litorale laziale e, in particolare lungo quello della provincia di Latina. Lo si evince dal bilancio conclusivo dell’operazione “Mare Sicuro 2023”, la tradizionale campagna di prevenzione e sicurezza che, promossa dal Comando generale delle Capitanerie di Porto, è finalizzata da oltre 30 anni a promuovere la salvaguardia della vita umana in mare, la vigilanza sul regolare svolgimento delle attività ricreativo-commerciali e, appunto,la tutela dell’ecosistema marino.
In questo contesto 2150 verifiche condotte lungo il litorale laziale, da Montalto di Castro sino a Minturno, hanno permesso di restituire alla libera fruizione circa 3400 metri quadrati di aree demaniali marittime e specchi acquei, caratterizzati dal sempre diffuso fenomeno dell’illegale pre-posizionamento di attrezzature balneari da parte di soggetti privi di autorizzazione.
La stagione estiva 2023 è risultata particolarmente impegnativa, caratterizzata da una grande frequentazione delle spiagge anche per le elevatissime temperature registrate da giugno ad agosto e, nonostante ciò, il numero dei soccorsi ha registrato una positiva flessione rispetto al dato della stagione 2022. Le attività di prevenzione e di repressione hanno visto impegnate le pattuglie terrestri ed i mezzi navali dei Compartimenti Marittimi di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e di ben 17 Uffici marittimi minori, finalizzate a presidiare – come detto – gli oltre 361 chilometri di costa compresi nei 22 comuni costieri distribuiti nelle Province di Viterbo, Roma e Latina e gli 11.500 metri quadrati di mare ricadenti nella giurisdizione laziale, che si estende da Montalto di Castro a Minturno, isole Pontine incluse.