GAETA – La riapertura del cantiere di piazza Risorgimento a Gaeta per realizzarvi un parcheggio ha un grave vizio di legittimità: l’intervento – reclamizzato con una valanga di annunci sosial dall’assessore (finanziere) ai Lavori Pubblici del comune di Gaeta Simone Petruccelli – “non è sostenuto da un legittimo titolo edilizio”. Il progetto dell’opera pubblica è stato approvato in difformità rispetto alla destinazione urbanistica di verde attrezzato e di verde pubblico prevista dal Piano Regolatore Generale e dal Piano Particolareggiato di Gaeta S. Erasmo”.
Non hanno avuto peli sulla lingua i consiglieri d’opposizione Emiliano Scinicariello (Partito Democratico), Sabina Mitrano (Gaeta Comunità di Valore) e Franco De Angelis (Insieme con Silvio D’Amante) per censurare ancora una volta un’altra grande incompiuta, sul piano procedurale e sostanziale, dell’amministrazione comunale .
Le minoranze rinnovano ora la richiesta di fermare i lavori ripresi dopo un preventivo annuncio dell’assessore Petruccelli: “Già qualche mese fa ci rivolgemmo alla Regione Lazio sollevando la questione relativa a questi lavori – fanno rilevare i consiglieri Scinicariello, Mitrano e De Angelis – Volevamo, anche noi, comprendere meglio quanto ancora fossero vigenti le normative urbanistiche nel caso della realizzazione di un parcheggio pubblico in area destinata dal piano particolareggiato “Gaeta S. Erasmo” a verde pubblico e verde attrezzato. Approfittammo dell’occasione, era il 10 giugno, della richiesta all’Autorità di Sistema Portuale per il rinnovo della concessione demaniale marittima finalizzata alla realizzazione di un parcheggio pubblico, appunto. Presentammo le nostre osservazioni proprio all’Adsp, trasmettendole alla Regione Lazio. In quelle osservazioni sollevammo un problema macroscopico di difformità urbanistica tra la destinazione attuale e quella per la quale i lavori vengono svolti. L’Autorità di Sistema Portuale ritenne di procedere al rilascio della Concessione Demaniale, facendo salvi gli aspetti di natura urbanistica, la cui osservanza restava un obbligo in capo al concessionario, il Comune di Gaeta”.
In effetti le minoranze consiliari di centro sinistra al comune di Gaeta hanno chiesto a più riprese all’Amministrazione di revocare in autotutela la delibera di Giunta che approva il progetto esecutivo, poi andato in appalto “ma non abbiamo ottenuto – allargano le braccia i consiglieri Scinicariello, Mitrano e De Angelis – alcun utile riscontro. Onestamente non riponevamo troppe speranze nell’ascolto delle nostre ragioni, ci siamo abituati. Ci giunse, in realtà, una risposta dall’Assessore Petruccelli, il quale affermò che i lavori in corso di realizzazione sarebbero stati conformi al progetto approvato, in quanto la destinazione a parcheggio pubblico in luogo di “verde pubblico” e “verde attrezzato” non costituirebbe varianteurbanistica ai sensi dell’articolo 1 bis comma 2 della legge regionale numero 36/1987. Strano, però, quanto affermato da Petruccelli, perché proprio la Regione Lazio, e proprio nel Comune di Gaeta, in relazione ad un altro procedimento di variante, confermava le nostre perplessità in merito al riferimento normativo citato dall’assessore Petruccelli”.
Stessa norma, applicazioni diverse? “Semplicemente, la Regione Lazio precisava – aggiungono i consiglieri Scinicariello, Mitrano e De Angelis – che le previsioni normative, citate impropriamente dall’Assessore, “trovano applicazione nei casi di pianificazione attuativa del Prg e non trovano applicazione nel caso di opere o progetti la cui approvazione comporti variante urbanistica”.
“Siccome non reputiamo l’Assessore Petruccelli onnisciente – e del resto nessuno di noi lo è (sarebbe anomalo il contrario) – per cui dobbiamo pensare che sia stato semplicemente mal consigliato ed eccessivamente confidente nelle risposte che arrivano dagli uffici o dai suoi referenti politici. E siccome di aprirsi al dialogo, quantomeno a quello con le minoranze, non ci pensa proprio, in ossequio al claim ‘avanti tutta!’, ci è toccato interpellare la Regione Lazio. Nella speranza di capire se certe norme continuano a valere, o se nel ‘libero Comune di Gaeta’ si stanno riscrivendo i codici.”