LATINA – “Bonum facere è il filo conduttore della candidatura di Latina a Capitale italiana della cultura 2026. Anche se i due termini, dal punto di vista etimologico, sono all’origine della parola ‘bonifica’, vorrei sottolineare che ‘facere’ è universale, è naturalmente l’agire, il confrontarsi con la natura, con la storia, con il progresso, è il produrre, il fare con l’arte, mentre da bonum deriva il concetto di “bene’ e anche il più moderno ‘bello’”. E’ con questa spiegazione che il sindaco di Latina Matilde Celentano rilancia il tema della candidatura nel suo vero significato, tutt’altro che nostalgico, ampiamente declinato verso il futuro , verso la Latina di domani.
Come preannunciato nei giorni scorsi, il sindaco Celentano ha indetto una conferenza stampa per l’illustrazione del lavoro svolto che consente alla città di Latina di ambire al prestigioso titolo, concorrendo con altre 15 proposte a livello nazionale. “E’ la prima volta che Latina partecipa ad una competizione così importante”, ha evidenziato il sindaco Celentano. L’appuntamento è per lunedì 9 ottobre, alle ore 11 presso la sala De Pasquale, con la partecipazione dell’assessore Annalisa Muzio, dell’architetto Daniela Cavallo, coordinatrice del progetto di candidatura, e di Alberto Gottardi, Ceo dell’agenzia di comunicazione P.G.&W a cui l’amministrazione comunale ha affidato l’incarico per la redazione del dossier, che il 27 settembre scorso è stato accettato dal Ministero della Cultura per concorrere al titolo di Capitale italiana della cultura 2026.
“Bonum facere – ha affermato il sindaco Celentano – è saper fare per accogliere e produrre bellezza attraverso la cultura. Un’occasione da non perdere. La sfida di Latina è la sfida dell’Italia intera che, dopo decenni di abbandono della ruralità e delle aree interne, intende proiettarsi nel futuro ripartendo dalla terra, dall’agricoltura di qualità, dall’innovazione e dal cibo, straordinario ambasciatore di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Latina può essere il paradigma di un nuovo modo di concepire il rapporto tra città e aree periurbane, tra agricoltura e attività produttive, tra territorio e ambiente, energia, cibo, benessere e salute. In sintesi, tra natura e uomo, con tutte le esigenze del vivere contemporaneo”.
“Colgo l’occasione – ha concluso il sindaco Celentano – per anticipare che nel corso della conferenza stampa di lunedì spiegheremo il sistema aperto del nostro dossier, implementabile e flessibile, consentendoci di avviare anche un percorso di valorizzazione che possa condurci al centenario di Latina, nell’ottica di un nuovo inizio. CantiereLatina26 è già un nuovo inizio, di rigenerazione attraverso la cultura”.