FORMIA – Il comune di Formia tenta di rafforzare la propria struttura dirigenziale con un avviso pubblico che, prevedendo il conferimento di un incarico a tempo determinato per la durata di tre anni secondo quanto prevede il primo comma dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000, si presta a non poche interpretazioni e perplessità di ordine procedurale. L’amministrazione comunale di centro destra cerca un nuovo dirigente, insomma, ma sorprendentemente non specifica appieno quale settore della macchina amministrativa dell’ente sarà a capo il candidato che sceglierà il sindaco di Formia Gianluca Taddeo “a proprio giudizio” in base al “possesso di adeguati titoli culturali, competenze ed esperienze professionali attinenti allo specifico incarico da conferire”.
Di quale non c’è traccia neanche nella determina numero 1456 con cui la dirigente del settore “Risorse Umane” Tiziana Livornese il 5 ottobre ha pubblicato il bando per la cui partecipazione ci sarà tempo entro e non oltre il prossimo 22 ottobre. Il comune sostiene di avere la copertura finanziaria per questa nuova dirigenza esterna e, pur non specificando nel bando – come detto – a quale settore è destinata, offre alcuni indizi, almeno due, secondo i quali che il nuovo dirigente fiduciario del sindaco di Formia dovrà sovraintendere all’attività dell’avvocatura interna dopo le clamorose ‘fughe’ dell’ex dirigente Domenico Di Russo e della ‘vice’ Sabrina Agresti.
Non si esclude, poi, che allo stesso neo dirigente incaricato possa essere attribuita anche la responsabilità della Polizia Locale, un incarico che, “sottratto” all’ex comandante del corpo Rosanna Picano (a giorni è atteso il pronunciamento del Tar del Lazio del ricorso discusso lo scorso luglio prima della pausa feriale), è stato attribuito ad interim, come quello dell’avvocatura comunale, al dirigente del settore finanziario del comune di Formia Daniele Rossi. Nell’articolo 2 del bando pubblicato dall’ufficio personale dell’ente, quello che stabilisce i requisiti generali e specifici richiesti per l’ammissione, si precisa infatti che ciascun candidato partecipante deve essere in “possesso del titolo di studio di laurea magistrale o laurea specialistica o laurea del vecchio ordinamento in Giurisprudenza” e – ed è questa l’altra peculiarità – deve essere “in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato”.
Ma bastano il titolo di laurea in giurisprudenza e l’abilitazione all’attività forense tout court? Assolutamente no e lo specifica lo stesso bando della dirigente del settore Risorse Umane del Comune di Formia laddove specifica che il candidato in lizza, relativamente alla necessaria esperienza lavorativa e qualificazione professionale acquisite, dovrà dimostrare tre requisiti: di aver svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati oppure presso aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali; di aver conseguito una “particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio, anche presso amministrazioni statali, ivi comprese quelle che conferiscono gli incarichi, in posizioni funzionali previste per l’accesso alla dirigenza e, inoltre, di provenire dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato.
Questo bando della dottoressa Livornese – se fossero confermate le possibili destinazioni del nuovo dirigente da selezionate – non farebbe altro che evidenziare l’esistenza di un corto circuito gestionale in cui si trovano due settori cardine e molto legati tra loro del comune di Formia. La ghettizzazione della comandante Picano – giustificata per il principio normativo della rotazione degli incarichi apicali che al comune di Formia non vale per tutti i responsabili di settore a cominciare dalla stessa dirigente dell’ufficio personale Tiziana Livornese – e l’incapacità di impedire le fughe degli avvocati Di Russo e Agresti dimostrano come il generoso stakanovismo del dottor Daniele Rossi ha dimostrato in soli pochi mesi di aver avuto il fiato corto.
In ordine poi al bando che scadrà il 22 ottobre l’accertamento del possesso dei requisiti di ammissione verrà effettuato dall’ufficio personale che invierà l’elenco dei partecipanti ammessi al Sindaco Taddeo per gli adempimenti conseguenti. La decisione finale – come prevede la norma – spetterà unilateralmente al primo cittadino che potrebbe convocare per il colloquio solo i candidati che, a proprio giudizio, risultino in possesso di adeguati titoli culturali, competenze ed esperienze professionali attinenti allo specifico incarico da conferire. Per buona pace dei candidati esclusi.
Il bando, poi, non esclude l’ipotesi opposta e, cioè, che il sindaco di Formia per valutare la specifica competenza professionale di ciascun candidato potrebbe avere la facoltà di farsi assistere durante il colloquio dal Segretario Generale, da un Dirigente e da un Funzionario del Comune con compiti di assistenza e verbalizzazione. Il colloquio riguarderà principalmente le competenze e le attribuzioni relative all’incarico dirigenziale da conferire. Di quale resta un mistero che fortunatamente non è della fede. O almeno.