LATINA – E’ iniziato ed è stato subito rinviato al prossimo 13 novembre il processo d’appello nei confronti dei 19 imputati che furono coinvolti nell’ottobre 2021 nell’operazione “Scarface” culminata con l’arresto di diversi componenti del clan Di Silvio. Per le ipotesi accusatoria di associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, spaccio di droga, furto, detenzione e porto abusivo di armi – tutti aggravati dal metodo mafioso e da finalità di agevolazione mafiosa – il 25 gennaio scorso il Gup del Tribunale di Roma aveva emesso una sentenza di condanna per complessivi 161 anni di carcere.
Nello specifico Carmine Di Silvio detto “Porcellino” era stato condannato a 20 anni; Antonio Di Silvio detto “Patatino”, a 19 anni alla stessa stregua di Ferdinando Di Silvio detto “Prosciutto”; Fabio Di Stefano “il Siciliano” a 19 anni ed un mese; Costantino Di Silvio detto “Costanzo”a 14 anni e 8 mesi. Condanne più lievi – si fa per dire – erano state comminate anche Costantino Di Silvio detto “Cazzariello”, Manuel Agresti, Alessandro Zof, Anna Gina Di Silvio, Alessandro Di Stefano, Simone Ortenzi, Marco Ciarelli, Simone Di Marcantonio, Riccardo Mingozzi, Salvatore Di Stefano, Daniel Alessandrini, Michele Petillo, Mirko Altobelli e Franco Di Stefano.
Il processo di secondo grado proseguirà tra un mese con l’arringa del Procuratore generale e dei legali delle parti civili del Comune di Latina, dell’associazione antimafia “Antonino Caponnetto”, dell’Assovittime criminalità e del collaboratore di giustizia Emilio Pietrobono. I legali difensori Alessia Vita, Sandro Marcheselli, Oreste Palmieri, Alessandro Paletta, Antonino Castorina, Luca Melegari, Alessandro Farau, Maurizio Forte, Giancarlo Vitelli sono attesi nelle udienze loro riservate il 17 e 27 novembre mentre la sentenza è attesa per il 19 gennaio 2024.