FORMIA – “State buoni se…potete. Se non la finite di litigare, il vostro prossimo presidente lo scelgo io”. Formia storicamente ha una valanga di problemi sul tappeto che attendono una risoluzione da parte della politica e del comune ma nessuno, neppure il più avveduto e attento, aveva inserito in questa lista la futura gestione del centro anziani più importanti della città, quello , storico, di via Sarinola. E invece il problema – se tale può essere definito – è legittimamente a cuore del sindaco Gianluca Taddeo che, vestendo i panni del pompiere o del Mahatma Gandhi, sta cercando di portare pace nella struttura aggregativa di via Sarinola cercando naturalmente di spegnere i numerosi focolai delle polemiche innescate in vista di un sempre “caldo” appuntamento elettorale in programma domenica 15 ottobre.
Bisognerà eleggere il nuovo presidente del centro anziani di Formia ed il Sindaco ha deciso di utilizzare la carta intestata del comune (ed il suo ruolo) entrando a gamba tesa in un confronto elettorale di una struttura che, sarà pure di proprietà del comune, ma ha anche una gestione interna privatistica. O almeno. E nonostante i tanti problemi ed emergenze che condizionano la vita di altre migliaia di cittadini il sindaco Taddeo esordisce affermando di non gradire quanto starebbe avvenendo – il condizionale non è mai un optional quando a scrivere è un politico – nel centro anziani di via Sarinola: “Questa amministrazione è venuta a conoscenza di disdicevoli situazioni di scarsa coesione e condivisione tra gli associati di questa ‘APS” – non è specificata la fonte di queste presunte informazioni – che dovrebbe perseguire finalità istituzionali di socializzazione, cooperazione e aggregazione”.
Secondo quanto scrive il sindaco Taddeo con tanto di firma digitale il centro anziani di Formia centro anziani sarebbe diventato il set di qualche pellicola di Sergio Leone: “Questo clima di accesa animosità non garantisce il regolare andamento della vita del centro (si ignorava sinora che un Sindaco fosse alla testa del servizio di “security”) pregiudicando il sereno svolgimento delle attività istituzionali”. Il primo cittadino entra nel vivo della sua lettera ‘pacifista’ quando specifica che ci saranno le elezioni per la scelta del nuovo presidente e degli altri organismi interni, un appuntamento – sottolinea – che dovrebbe svolgersi “in un contesto consono ed aderente alle vere finalità del centro anziani”.
Nel centro anziani di via Sarinola, sempre più simile ad “un saloon” di un film western – secondo quanto emerge dalla lettera – i piatti e i bicchieri sarebbero andati tutti in frantumi ed il sindaco di Formia, tentando di emulare il miglior segretario generale nella storia dell’Organizzazione delle nazioni unite, chiede e propone di rinvio delle consultazioni di domenica 15 ottobre “per arrivare nei prossimi mesi all’elezione del nuovo presidente in un clima – raccomanda – di rinnovata serenità, dopo un periodo di raffreddamento”.
Il comune di Formia pensa di rubare il mestiere alla Comunità di Sant’Egidio per la risoluzione di tanti conflitti bellici esistenti nello scacchiere internazionale e annuncia che per la futura e pacifica coesistenza nel centro anziani di via Sarinola “intende farsi parte attiva per una componente delle opposte posizioni conflittuali”. Come? Suggerendo la possibilità di un auto commissariamento dell’Aps centro anziani comunale di via Sarinola.
Il tenore, nella forma e della sostanza, della lettera del sindaco Taddeo non è stata gradita da tanti iscritti alla struttura che hanno preannunciato di non partecipare ad un incontro che, finalizzato al “superamento delle situazione in conflittualità interna”, è stato fissato alle ore 17 di giovedì 12 ottobre presso la sala Ribaud del palazzo Municipale. E se questa presa di posizione, apparentemente protesa al dialogo, è stata assunta per bloccare la corsa di papabili candidati alla presidenza del centro anziani che, sostenitori del sindaco di Formia alle elezioni amministrative di due anni fa, hanno deciso di assumere posizioni più critiche nei confronti dei vertici politico-amministrativi del comune?
Ora il cerino acceso passa tra le dita degli stessi anziani di via Sarinola: eleggessero democraticamente (e pacificamente) il loro neo presidente – chiunque esso sia – e soprattutto mettessero alla porta la politica, la più alta forma di carità secondo il pensiero (di cinquant’anni fa e fortunatamente ancora attuale) di un papa…ora santo, Paolo VI.