GAETA – Effettuare il punto sullo stato di una sottoscrizione che, una volta terminata, è stata riaperta a grande richiesta di tantissimi cittadini residenti. E poi decidere altre forme di intervento. L’inchiesta della Procura della Repubblica di Cassino sulla presunta vendita illegittima del piazzale dell’ex stazione ferroviaria da parte del Consorzio Industriale del sud pontino ad insaputa del Comune di Gaeta “non ci interessa” e se “qualcuno”, attraverso gli organi d’informazione, “intende strumentalizzare le nostre legittime iniziative è in malafede. Non siamo neanche interessati a capire perché i lavori sono bloccati. Tutt’altro. Tantissimi concittadini residenti nel centro urbano di Gaeta vogliono soltanto parcheggiare e la sera tornare tranquillamente presso le rispettive abitazioni”.
Cresce l’attesa a Gaeta di un’assemblea pubblica in programma nella tarda mattina di domenica presso il piazzale dell’ex stazione ferroviaria. Ad organizzarla è un comitato civico che ha trovato come referente il professor Damiano Di Ciaccio. Rimarca come l’incontro sia stato convocato perché “abbiamo avvertito la necessità di garantire una maggiore partecipazione da parte di tanti altri concittadini che hanno chiesto di sottoscrivere una petizione inviata già al sindaco di Gaeta Cristian Leccese”. Di incontri svolti ce ne sono stati diversi e lo stesso primo cittadino ha sottolineato la necessità di tentare di risolvere il problema, “condividendolo”. Sul banco degli imputati da parte dei sottoscrittori di questa petizione è – come detto – gestione di un’altra porzione del piazzale dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta. I loro firmatari sono tornati a sollecitare l'”immediato ed urgente” intervento del sindaco Cristian Leccese in ordine alla decisione del Consorzio Industriale del sud pontino di aver affidato ad una società napoletana specializzata nella gestione dei parcheggi a pagamento “lo spazio del piazzale limitrofo alla vecchia stazione e il piazzale di Via del Piano”.
Naturalmente a firmare per primi la petizione, che sta creando qualche mal di pancia anche tra non pochi esponenti della maggioranza consiliare di centro destra, sono stati i cittadini residenti nella zona. Il loro “profondo disagio” è sintetizzato dall’impossibilità di parcheggiare nei pressi delle rispettive abitazioni senza l’ombrello dell’abbonamento annuale del comune di Gaeta. I firmatari della petizione di nuova aperta (è possibile trovarla ovunque, presso le più disparate attività commerciali ed economiche della città) sostengono ora che “gli standard abitativi delle aree intensamente urbanizzate di Via Atratina, Via Garibaldi, Via del Piano, Via Fabio Massimo e Via Bachelet sono stati garantiti finora dall’area del piazzale di Via del piano. Con le nuove direttive questi standard non saranno più garantiti e i residenti si troveranno di fronte alla impossibilità di raggiungere le proprie residenze e parcheggiare nelle vicinanze”.
Le norme urbanistiche e le prescrizioni del Codice della strada tutelano, invece, a differenza di quanto fatto sinora, “il nostro diritto di cittadini residenti”. Da qui l’appello “all’autorità e all’autorevolezza dell’amministrazione comunale di riconsiderare – si legge nella sottoscrizione popolare – il progetto della parte di Via del Piano e della viabilità dell’intera area affinché vengano garantiti gli standard di sicurezza considerato l’intenso livello di urbanizzazione della zona”.
Il progetto presentato dal Consorzio Industriale del Sud Pontino, pubblicato nell’atrio del palazzo comunale, “descrive chiaramente una situazione intollerabile e inaccettabile per tantissimi cittadini che si appellano in forma di dialogo costruttivo alla capacità di avviare un confronto tra i vari enti al fine di garantire i diritti primari dei cittadini residenti”. Nel tempo l’intero piazzale ha soddisfatto le esigenze di mobilità e parcheggio per i cittadini residenti e le attività commerciali nel rispetto degli standard urbanistici , sicurezza stradale e codice della strada. E invece il primo stralcio dei lavori della società “Gaeta Parking” ha già creato grossi problemi alla mobilità di tutto il quartiere di via Atratina, via Garibaldi, via del Piano, via Fabio Massimo e via Bachelet “senza dimenticare le gravissime situazioni create dai mezzi di trasporto a servizio delle attività commerciali presenti nella zona”. Ancora il professor Di Ciaccio: “A prescindere dalle vicende giudiziarie in essere e sulle quali non intendiamo assolutamente entrare nel merito, quello che appare insostenibile – e lo rimarca ancora una volta – è il progetto di completamento per la realizzazione di ulteriori parcheggi unitamente alla realizzazione della stazione ferroviaria”.
La concessione rilasciata dal Comune alla Gaeta Parking (la numero 20794del 28 febbraio 2020) prevede, “oltre quanto già realizzato, esclusivamente una modesta viabilità con discutibili norme di sicurezza e assenza totale di parcheggi a servizio delle tante abitazioni ed attività commerciali. Al comune cittadino, ed in particolare ai sottoscrittori che si rappresento con la presente istanza, viene da chiedersi come è stato possibile da parte della Amministrazione Comunale condividere ed approvare un tale progetto senza tener conto di privare un intero quartiere di tutti gli standard urbanistici necessari”. Da qui la richiesta al sindaco di Gaeta Leccese “di prendere una decisione inderogabile in qualità di garante del rispetto delle normative in termini di sicurezza e tutela degli interessi legittimi dei suoi concittadini” con la richiesta di “adottare i provvedimenti opportuni finalizzati a ripristinare gli spazi da tempo esistenti da adibire a parcheggio a servizio dell’intero quartiere a tutela dell’interesse pubblico.